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Il grande calo di turisti a Diano Marina preoccupa e suscita un dibattito mai visto prima, con gli stessi turisti che spiegano cosa non va

Il calo di turisti a Diano Marina accertato in oltre il 18% nei primi due mesi dell’anno dall’ Osservatorio regionale del Turismo della Liguria, di cui noi di Oggi Cronaca siamo stati tra i pochi, se non gli unici, a darne notizia, preoccupa molto gli operatori commerciali e gli abitanti del Golfo Dianese che hanno dato vita ad un dibattito su internet mai sorto prima.

Decine gli interventi per cercare di fare il punto sulla situazione, capire il motivo per cui, in soli due mesi, Diano Marina ha perso oltre 13 mila presenze con un danno di circa un milione di euro.

Bisogna intervenire, affinché, nell’immediato  in futuro si possa porre un freno ed arginare questa improvvisa emorragia di turisti, che rischia di essere deleteria per una città che del turismo fa la sua prima fonte di reddito.

Le analisi sono state diverse, ma l’aspetto curioso è che molte sono arrivate proprio da chi sceglie Diano Marina come luogo per trascorrere le propria vacanza, e cioé i turisti. Sono loro, insieme ad alcuni abitanti, che hanno cercato di individuare dove l’Amministrazione Comunale e gli operatori turistici locali dovrebbero intervenire per migliorare la situazione.

“Io adoro Diano e ci vado ogni volta che posso – dice Claudio R. – ma inutile guardare indietro, per rimanere competitivi ci si deve adeguare. In un posto turistico tutto deve essere perfetto e perché sia così, con tutti i soldi che arrivano dalle seconde case, le risorse ci sono. La stazione è sicuramente un problema, non ci sono neppure i servizi igienici! Le rotture dell’acquedotto sono inaccettabili.”

“È ora di scoprire altri luoghi – aggiunge Valeria C. –  Diano non rappresenta più la cittadina dove passare le vacanze è cara e scomoda per i servizi. Che dire poi della stazione? Quando si scende dal treno ci si accorge di essere arrivati in un deserto non ci sono i servizi, un bar e neppure i pulman. Questo è un vero disagio se si pensa che chi va per un periodo in vacanza viaggia con bambini valige e borsoni…..ecc… Se si vogliono i turisti bisogna offrire qualche comodità in più.”

“Sono d’accordo sul fatto che la stazione ferroviaria sia gestita in modo squallido senza servizi: è  vergognoso” le fa eco Giacomina S.

“Trent’anni fa – sottolinea Antonietta C. – si veniva a Diano Marina perché si andava meno all’estero e comunque i prezzi erano elevati ora si paga niente per l’estero e Diano decisamente più cara. Dormivo con 50 euro in tre in un appartamento in Croazia super moderno e pulitissimo e mangiavo con 12/15 euro un pasto normalissimo a tutte le ore …pieno di gente niente delinquenza niente venditori abusivi niente polizia in divisa. questo un anno fa.”

“Secondo me va cambiata la mentalità prima di tutto – fa presente Gabriele M. – Non si può pensare che Diano Marina sia località turistica tre mesi (forse…) l’anno né che ogni manifestazione debba rigorosamente essere organizzata nel centro o sulle spiagge. Diano Marina ha dei confini che vanno valorizzati tutti, ha potenziale estivo ed invernale, DEVE offrire servizi tutto l’anno. Poi si potrà pensare a cosa fare, poi però… la gente va attratta e servita bene sempre, non solo in particolari occasioni.”

“Diano è una bella cittadina –  dice Marina C. – ma riceve un turismo di famiglie che non portano molti soldi. Per i giovani c’è poco . Il porto poi essendo piccolissimo non porta altre risorse. E poi si sa non è che la Liguria costi poco. E gli abitanti in estate si lamentano subito del caos del rumore ecc bisogna cambiare atteggiamento.”

Turisti e abitanti di seconde case, insomma, attribuiscono alla mancanza di servizi (stazione isolata, ma non solo) e ai prezzi competitivi di altri luoghi la crisi del turismo. Noi aggiungiamo una certa manca di attrattive: non tanto sulle manifestazioni, ma in un discorso globale di valorizzazione turistica, di arredo urbano, di attrattive che vanno oltre la bellezza naturale del luogo.

Diano Marina vive di turismo solo 2- 3 mesi all’anno oltre a Pasqua e Natale. Da tempo  tanti parlano di destagionalizzazione, ma ci sono le possibilità per ampliare l’offerta turistica? E come? E soprattutto servirebbe?

Chi ama il mare d’inverno non ha problemi, ma da solo non può bastare: servono iniziative e interventi, ma questo è un altro discorso che affronteremo a tempo debito.

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