Il dubbio che noi italiani siamo proprio un popolo di polli, cornuti e mazziati sorge spontaneo.
Non ci viene in mente nessun’altro commento sull’ennesimo episodio accaduto stavolta, a Diano Marina.
Sabato scorso in QUESTO ARTICOLO abbiamo dato la notizia che il Comune di Diano Marina aveva dato via ad un’azione per stroncare l’accattonaggio molesto in città; ora si scopre che dei 5 africani fermati due entrambi di origine nigeriana, facevano parte dei cosiddetti “richiedenti asilo” cioé quelle persone ospitate dalle varie cooperative di assistenza per i quali lo Stato – anche con i nostri soldi – mantiene “a uffa” offrendo loro una casa, cibo fresco, vestiti e persino 2 euro e mezzo al giorno a ciascuno di loro per le spese personali.
Per “ringraziare” dell’ospitalità che diamo loro, non contenti cosa fanno? Vanno a chiedere l’elemosina davanti ai negozi. E lo hanno fatto anche a Diano Marina.
Naturalmente la Polizia Municipale della città degli aranci ha provveduto ad inviare comunicazione del fatto alla Questura di Imperia e Savona dove i due richiedenti asilo sono residenti presso le cooperative e, con ogni probabilità, visto che i richiedenti asilo sono perfettamente a conoscenza che non possono chiedere l’elemosina, verranno rimpatriati. Ovviamente sempre a spese nostre.
I controlli della Polizia Municipale di Diano Marina, in questa direzione, continueranno anche nelle prossime settimane e soprattutto nella stagione estiva, proseguiranno a ritmo serrato, ma ciò che colpisce e fa specie, è l’arroganza e la prepotenza di tanti migranti africani che vengono qui, nel nostro Paese e la fanno da padroni: chi come richiedente asilo chi come migrante.
I primi sono spesati, i secondi beneficiano di aiuti a tutto spiano e non contenti fanno ciò che vogliono.
Abbiamo scritto “Vergogna!!” nel titolo dell’articolo perché proviamo veramente vergogna per l’Italia che permette certe cose.
Non solo, ma quando sentiamo dire ai vertici della politica Italiana che il Paese ha bisogno ancora di altri migranti, malgrado una marea di situazioni come quella che abbiamo appena descritto, ci viene voglia di scappare da questo Paese di polli, incapaci di governare e di garantire un minimo di credibilità.