“Abbiamo superato le trecento firme in questa consultazione in cui i cittadini si dovevano esprimere a favore o contro il governo fra Lega e Movimento 5 Stelle. Ed abbiamo ritrovato anche vecchi militanti”: così un soddisfatto Giacomo Perocchio, coordinatore della Lega a Novi, commenta i risultati al gazebo della Lega in una umida domenica di maggio. E, a vedere i numeri, ha i suoi buoni motivi per esserlo: i votanti sono stati 304 con una adesione plebiscitaria per un governo con il Movimento 5 Stelle, ben 298 sono infatti stati i si e solamente 16 i no. “Due ore di grande entusiasmo per votare. La gente ha voglia di un governo innovativo, la gente ha voglia di un governo eletto dal popolo ed il popolo ha voglia di Lega con piena fiducia a Salvini”: questa la chiosa conclusiva del coordinatore cittadino della Lega.”
Ma quella stessa votazione, anche se si è espressa in modo favorevole al governo giallo-verde, ha suscitato molti problemi interiori nel Movimento 5 Stelle. E la politica novese si è messa in movimento anche in seguito alla conferenza stampa tenutasi nella giornata di lunedì 21 maggio con la conferenza stampa tenutasi dal Comitato No Terzo Valico.
Il motivo è presto detto: il Movimento 5 Stelle, in tutti questi anni, si è sempre battuto contro la realizzazione del Terzo Valico. Una posizione che, a detta di molti, non sarebbe più la stessa nel contratto per il governo siglato tra il Movimento 5 Stelle di Di Maio e la Lega di Salvini.
All’interno del Movimento 5 Stelle ci sono stati esponenti di rilievo che si sono espressi,tramite la loro pagina facebook, per il no.
E c’è da chiedersi quanti non hanno votato fra gli esponenti del Movimento 5 Stelle per un problema di coscienza e di “coerenza”. E c’è da chiedersi se la posizione del consigliere comunale che si è espresso per il no è condivisa anche dagli altri due consiglieri e, nel caso, per “coerenza”, se la linea del Movimento 5 Stelle non si confermasse più contro la realizzazione del Terzo Valico siano pronti anche a dimettersi dal consiglio comunale di Novi o, in alternativa, dal Movimento 5 Stelle.
Durissima la conferenza stampa del Comitato No Terzo Valico.
Gli esponenti del Comitato hanno proiettato un video nel quale, alcuni mesi fa, lo stesso Di MaIo, capo politico del Movimento 5 Stelle e candidato premier, a quanto pare, affermava che il Terzo Valico lo si sarebbe dovuto bloccare e potenziare la linea Genova-Milano.
“E’ un lavoro che va messo da parte-si affermava nel video- e un’opera che comporta spreco di danaro pubblico e che non è strategica. Bisogna spendere in maniera oculata i soldi degli italiani. Parte dei soldi del terzo valico sia per potenziare la linea attuale, sia per raddoppiare le linee dove queste vedono ancora il binario unico.”
L’accusa che i membri del Comitato No al Terzo Valico hanno mosso al Movimento 5 Stelle è stata quello di aver tradito la lotta che li ha accomunati per tanti anni e le stesse parole che erano state pronunciate in campagna elettorale. La rottura fra Comitato No Terzo Valico e Movimento 5 Stelle, se verrà confermata, sarà gravida di conseguenze per le elezioni amministrative che si terranno a Novi il prossimo anno. Proprio quando nelle elezioni politiche del 4 marzo il Movimento 5 Stelle a Novi si era affermato come il più votato fra le forze politiche e si presentava come il naturale favorito per la scadenza del 2019. Una prospettiva che, adesso, viene rimessa, e clamorosamente, in discussione.
Maurizio Priano