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Ventimiglia, ulteriore stretta ai controlli della Polizia di Stato nella città. Indagati due stranieri di nazionalità tunisina. Uno è minorenne.

Intensificati – secondo quanto disposto dal Questore Capocasa – i dispositivi di vigilanza della città di confine; soltanto nell’ultima settimana sono stati sottoposti a controlli ordinari di Polizia oltre 400 persone.

Proprio nella centralissima via Roma, alcune notti fa, operatori del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, aggregati in rinforzo alle Volanti locali, hanno intercettato due individui ritenuti sospetti,che hanno anche effettuato un tentativo, subito abortito, di eludere il controllo.

Uno dei due, 23enne – attualmente sottoposto all’obbligo di firma nel comune di residenza a Ceriana, nell’entroterra di San Remo – è risultato avere numerosi pregiudizi penali: porto abusivo di armi, rapina aggravata, violenza privata, minacce aggravate; nonché un’evasione dagli arresti domiciliari.

L’altro, minorenne di anni 16, risultava inizialmente senza precedenti penali, attualmente ospite di una struttura per minorenni, anch’egli a Ceriana. Ma un controllo più approfondito consentiva agli Agenti di Polizia di appurare che il giovane, in più di una occasione, aveva fornito datai falsi sulla propria identità ed era già stato indagato per ricettazione di veicoli rubati e di carte di credito, nonché per furto aggravato.

A suo carico anche una denuncia di scomparsa presentata da un centro per minori siciliano, cui era stato affidato dopo lo sbarco in Italia, dal quale si era allontanato qualche mese fa senza più dare notizia di sé.

La perquisizione, consentiva di rinvenire e sequestrare, indosso al maggiorenne, un disturbatore di frequenze, cosiddetto jammer, notoriamente utilizzato per impedire il corretto funzionamento del telecomando per la chiusura dei veicoli da parte del proprietario, così da potervi accedere successivamente e rubare il veicolo stesso o gli oggetti al suo interno.

L’uomo aveva in tasca anche le chiavi d’accensione di un motociclo marca Yamaha che gli sono state sequestrate, dato che non ha saputo giustificarne il possesso.

I poliziotti lo hanno quindi denunciato per possesso di chiavi alterate.

Il minorenne conservava invece, all’interno del suo portafoglio, una tessera sanitaria intestata ad un ragazzo italiano che risultata essere stata rubata, insieme ad altri oggetti e documenti, all’interno di un’automobile a San Remo pochi giorni fa.

Anche il 16enne è stato nuovamente deferito, alla Procura per i minorenni del Tribunale di Genova, per ricettazione e per il reato di false dichiarazioni sull’identità personale.

Considerato il profilo criminale dei due indagati, e il genere di reati dagli stessi evidentemente prediletto, gli investigatori del Commissariato P.S di Ventimiglia stanno effettuando più approfondite verifiche nell’intento di individuare eventuali complici della coppia o collegamenti con altre situazioni delittuose sulle quali sono già in corso altre inchieste di Polizia.

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