È stato siglato oggi un protocollo di intesa finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi tramite l’adozione condivisa di procedure di intervento, lo scambio di informazioni utili e la programmazione di incontri formativi.
Arpal, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, gestisce dati ritenuti “critici”, di cruciale importanza per diverse attività di cui è competente: in una visione generale i sistemi informativi di interesse pubblico, quali quelli di Arpal sono, devono essere gestiti in sicurezza al fine di prevenire la possibilità di attacchi informatici, anche di matrice terroristica.
Arpal contribuisce all’alimentazione di quasi 50 differenti banche dati, un patrimonio pubblico di conoscenza consultato quotidianamente da migliaia di persone, specchio di controlli e monitoraggi del nostro ambiente ed elemento imprescindibile in un’ottica di pianificazione.
Il protocollo d’intesa, firmato da Tiziana Pagnozzi, dirigente del compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Liguria, e da Carlo Emanuele Pepe, direttore generale di Arpal, rappresenta un modello di cooperazione ispirato al principio di sicurezza partecipata, nell’intento di arginare le possibili interruzioni dei servizi di pubblica utilità, l’indebita sottrazione di informazioni e, in via sinergica ed efficiente, assicurare le risorse del “sistema paese” a vantaggio dell’intera collettività, contribuendo in tal modo anche al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso i sistemi informativi e di telecomunicazioni.
«La Polizia di Stato – ha detto Tiziana Pagnozzi – svolge già da tempo, in via esclusiva, tramite il Cnaipic – Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del servizio Polizia postale e delle comunicazioni di Roma -, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale. Avvalendosi di tecnologie di elevato livello e personale altamente qualificato, specializzato nel contrasto al cyber crime, la Polizia postale e delle comunicazioni mette la concreta esperienza, maturata anche nei settori del cosiddetto “cyber terrorismo” e dello spionaggio industriale, a tutela di infrastrutture critiche, enti, aziende, piccole e medie imprese, che gestiscono dati sensibili, al fine di prevenirne la sottrazione a seguito di attacchi informatici».
«Arpal è un ente tecnico pubblico, inserito nel contesto del Sistema nazionale di protezione ambientale – ha aggiunto Carlo Emanuele Pepe – che coopera a stretto contatto con le altre autorità del territorio. Questa collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni rafforza la sicurezza informatica di Agenzia, dando valore e solidità al frutto delle nostre attività. In Liguria sembra esserci un terreno fertile per l’ottimizzazione delle risorse e il reciproco aiuto: si tratta di un esempio positivo di cui sono promotore nel Consiglio nazionale di Snpa. Questa collaborazione è inoltre un passo avanti per la gestione della sicurezza dei dati prevista anche dal regolamento Ue 2016/679, noto come Gdpr (General data protection regulation), relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali. Questo esempio verrà portato nell’ambito del Sinanet, ovvero la rete di enti che alimentano il Sina (Sistema informativo nazionale ambientale)».
Il protocollo d’Intesa firmato oggi fa parte di un percorso di collaborazione iniziato nel 2012 e che ha visto i due enti più volte protagonisti di iniziative sinergiche ed efficaci ad alta professionalità, finalizzate a promuovere la cultura della sicurezza informatica.