Tra le più riuscite attività dedicate all’inclusione scolastica, quelle proposte dagli animatori di organizzazioni giovanili di tutta Europa I-L.A.B. INTERCULTURAL LEARNING AND BEYOND, nelle varie sedi del Marconi e in diverse scuole cittadine, Perché? Semplice! Una mezza mattinata, in cui ciascuna classe coinvolta nel progetto, ha avuto modo di sperimentare, giocando, il valore della socializzazione e la “pesantezza” che generano i luoghi comuni nelle relazioni; Ogni studente ha avuto modo di immedesimarsi in chi è costretto a scappare dal proprio paese e di riflettere su ciò che è necessario per poter vivere sereni e liberi. Come? In gioco! Attraverso l’educazione non-formale, un approccio innovativo didattico approntato sul gioco di ruolo, sulla messa in scena teatrale, sul tema dell’interculturalismo e dell’apprendimento interculturale, per trasmettere in modo diretto efficace e “d’effetto” le problematiche su cui ci si vuole soffermare e discutere con i ragazzi e le ragazze della classe.
Con chi ? Prima ancora che dalle attività, gli studenti sono rimasti colpiti dalla varietà delle lingue e delle nazionalità europee da cui provenivano i giovani animatori: Armenia, Azerbaijan, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Galles, Germania, Grecia, Italia, Macedonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia, Ucraina… “coriandoli d’Europa” qualcuno li ha definiti sorridendo! Tutti a Tortona per vivere nella seconda metà di marzo, un’esperienza formativa intensa che ha richiesto loro di organizzare anche diverse attività nelle scuole cittadine. L’obiettivo del laboratorio educativo culturale era quello di aiutare gli studenti a riconoscere il valore della diversità, competenza chiave per poter adattarsi alle sfide che oggi l’Europa si trova ad affrontare, in materia di flussi migratori e diritti civili, per poter combattere radicalizzazione e xenofobia. Dove? Dappertutto! Conclusa l’attività nelle scuole ciascun animatore tornerà nel proprio paese, mettendo in pratica ciò che ha imparato, proponendo nella propria città attività interculturali per far crescere “cittadini europei”…ma anche noi, nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Noi che abbiamo beneficiato di queste bellissime ed insolite lezioni non dimenticheremo.. contribuiremo nel nostro piccolo al…. passa parola!
La Redazione Marconews