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I mercati evolvono. chi non si adegua soccombe, anche ad Alessandria


Alessandria, imprese: In passato c’era un proverbio che recitava: “chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che perde ma non quel che trova”, oggi è cambiato, sovente recita così: “chi lascia la strada vecchia per quella nuova non ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare”.

La gestione dell’impresa: La gestione di un impresa e/o di una qualsiasi attività commerciale, oggi più che in passato comporta la necessità inderogabile di conoscere la realtà che ci circonda, che in particolare negli ultimi anni è in continua e rapida evoluzione.Tale presupposto è indispensabile per capire il mutamento dei bisogni dei consumatori, con specifico riferimento a quelli dei clienti- consumatori del proprio settore operativo. Conseguentemente occorre la capacità di innovare, diversificare e utilizzare tutti i mezzi che la tecnologia odierna mette a disposizione, per conseguire i risultati soddisfacenti.

 

I mercati: In passato ma non solo, in talune imprese più che in altre, chi presentava proposte innovative sovente si sentiva rispondere: “abbiamo sempre fatto così perchè dobbiamo cambiare…”, e conseguentemente le stesse venivano respinte. All’epoca i cambiamenti nei mercati avvenivano con tempi più lunghi perciò anche le imprese refrattarie all’evoluzione continuavano comunque a sopravvivere.

Oggi invece i mercati evolvono rapidamente, in media una o due volte all’anno, dipende dai settori, ci sono continue innovazioni che incontrano sempre più il favore dei consumatori, i quali orientano le proprie preferenze sulle imprese opinion leader.

 

La ricerca: In questo contesto diventa determinante investire in ricerca, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa e dal settore operativo.

Occorre interpretare il più rapidamente possibile i nuovi bisogni e le relative domande dei consumatori, alfine di essere in grado di soddisfarle, possibilmente in anticipo rispetto ai competitor.

La ricerca purtroppo è un punto debole delle imprese, basti pensare che anche lo Stato Italiano investe meno di altri in Europa.

 

Internet e tecnologia: La tecnologia oggi può aiutare tutte le imprese ad evolvere, occorre saperne fare un buon uso, ad esempio è indispensabile avere un sito internet e in determinati settori sviluppare l’e commerce, creare e utilizzare una mailing list per informare i clienti sull’attività e sulle novità dei prodotti dell’impresa, aprire una pagina sui vari social network come ad esempio: facebook, twitter, google+, pinterest e tumbir. Anche in questo settore sussiste ancora un notevole gap fra il nostro paese e altri in Europa.

 

Pianificazione media: C’è chi erroneamente ritiene che ancora oggi per farsi pubblicità basti il passa e parola, dimenticando che in tal modo il ritorno i termini di conoscenza della propria impresa è decisamente limitato.

Occorre invece considerarlo solo uno strumento integrativo, ad una pianificazione media che utilizzi i canali di comunicazione più idonei per il proprio business. A tale proposito va definito e inserito a bilancio un budget che normalmente va dal 3% al 10% del fatturato dell’impresa, tenendo quindi conto delle differenze di settore operativo, dei margini e del contesto storico della stessa.

La pianificazione media può essere gestita direttamente dall’impresa se questa è dotata di un ufficio marketing interno, oppure tramite un agenzia esterna specializzata in comunicazione d’impresa.

 

Formazione del personale: Infine ma non ultimo occorre prestare particolare attenzione alla formazione del personale dell’impresa e anche questo indipendentemente dalle dimensioni della stessa.

Va tenuto presente che il personale addetto alle vendite, esterno o interno che sia, rappresenta l’anello di congiunzione fra l’impresa e i clienti – consumatori. I rapporti umani pur in un contesto tecnologico come quello attuale, rivestono ancora un ruolo primario, quindi è fondamentale che l’impresa investa nella formazione del personale, dato che il livello di professionalità dello stesso sovente può fare la differenza. Purtroppo anche in questo settore, ci sono notevoli carenze culturali sia da parte dell’impresa che del personale.

 

Conclusione: A nostro modesto avviso quanto sopra vuole rappresentare una sintesi delle azioni da intraprendere se si vuole far si che la propria impresa rimanga sul mercato in modo competitivo, alfine di evitare di essere estromessa con la conseguente inevitabile chiusura, come purtroppo sovente accade. In passato c’era un proverbio che recitava: “chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che perde ma non quel che trova”, oggi è cambiato, in diverse situazioni recita così: “chi lascia la strada vecchia per quella nuova non ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare”.

Pier Carlo Lava


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