Un grave fatto di cronaca è venuto alla luce grazie all’intervento dei Carabinieri di Tortona che nei giorni scorsi, al termine di una delicata attività investigativa hanno arrestato in flagranza di reato SOBHI Amal, 31enne cittadina marocchina, residente a Tortona e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria KHIRAT Akka, 29enne originario del Marocco, residente a Sale (AL) ma domiciliato in Tortona, clandestino sul territorio nazionale, poiché ritenuti responsabili di estorsione, violenza finalizzata a costringere altri a commettere un reato, rapina e sequestro di persona. Reati commessi dai due indagati in concorso ai danni di una donna 35enne abitante in provincia di Asti.
La vicenda trae origine verso la metà di febbraio quando la vittima, accompagnata dal suo fidanzato, si presenta a notte fonda presso il Comando dei Carabinieri di Tortona per presentare denuncia nei confronti dei due marocchini, poi identificati nelle persone arrestate. La vittima riferiva di essere stata contattata via Facebook da una donna conosciuta qualche anno prima all’interno di una comunità la quale, in un successivo incontro avvenuto in provincia di Asti, le aveva proposto di contrarre un falso matrimonio con il cognato, KHIRAT Akka, privo di permesso di soggiorno, al fine di consentire all’uomo di regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale con la promessa di pagamento di 4.000 euro. La vittima, che inizialmente accettava la proposta e riceveva un anticipo della somma pattuita, accompagnava il futuro sposo presso il Consolato del Marocco di Torino per ottenere il nulla osta e successivamente anche presso la Prefettura di Asti. Dopo essersi confidata con i famigliari la donna si rende conto che sta commettendo un grave illecito penale e decide di tirarsi indietro. Nel frattempo cerca di prendere tempo e si rende irreperibile alla coppia straniera che sta cercando di affrettare le pratiche matrimoniali.
Nei giorni successivi la vittima viene raggiunta dai due marocchini e da una terza persona che fungeva da autista presso il proprio paese e costretta a seguire, insieme al proprio fidanzato, i tre soggetti dietro minaccia di morte. I due giovani vengono portati a Tortona presso l’appartamento della SOBHI Amal al fine di farli pernottare. La vittima confessa al futuro sposo che non era più sua intenzione sposarsi e ne deriva una violenta reazione con minacce di morte e richiesta di restituire la somma di 1.500 euro spesa per le pratiche matrimoniali. Nel corso della lite il marocchino impugnava un coltello cercando di colpire la coppia di fidanzati che riusciva a raggiungere una stanza dell’appartamento dove veniva poi rinchiusa a chiave dalla SOBHI che ripeteva le stesse minacce e, solo dopo le suppliche dei due sequestrati, li liberava non prima di essersi impossessata del denaro che era custodito nella borsa della vittima.
Nei giorni successivi la vittima continua a subire minacce di morte e richieste di denaro da parte dei due. L’incubo ha termine a mezzogiorno di mercoledì 28 febbraio quanto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tortona arrestano la donna in flagranza nei pressi del supermercato Esselunga mentre riceve in consegna dalla ragazza la busta contenente una parte della somma richiesta quale rimborso delle spese sostenute per le pratiche matrimoniali. Nella stessa giornata viene sottoposto a fermo di indiziato di delitto il “promesso sposo” localizzato dai militari nell’appartamento di Tortona in uso alla cognata, il quale aveva già pronta una valigia con i propri effetti personali, circostanza che faceva ritenere che lo stesso fosse in procinto di far perdere le proprie tracce.