Si fa buia la situazione per la messa in sicurezza della strada che porta alla stazione di Diano. Dopo l’ennesimo incidente stradale avvenuto ieri, i tre sindaci della zona sono preoccupati ma a quanto pare la situazione non è destinata a migliorare in tempi brevi.
“Con l’apertura della nuova stazione – dice il vice Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi – avevamo fatto presente alla Regione la pericolosità della zona e avevano chiesto di intervenire. Attraverso uno studio di fattibilità che riguardava anche via Saponiera, con l’allargamento della strada mediante l’utilizzo dell’ex sedime ferroviario, abbiamo chiesto la realizzazione di una nuova viabilità che dall’ingresso di Diano Marina raggiungesse la stazione di Diano con allargamento della strada che corre parallela all’argine sinistro del torrente Evigno (Via Rossini a Diano marina che poi diventa via Argine sinistro nel Comune di Diano Castello e Corso Saguato in quello di Diano San Pietro – ndr) con messa in sicurezza attraverso la realizzazione di marciapiedi e una maggiore illuminazione. Abbiamo chiesto uno stanziamento di 10 milioni di euro, ma non abbiamo più avuto notizie in merito.”
“I tre Comuni – conclude Za Garibaldi – ovviamente non hanno i fondi per intervenire in maniera definitiva sul problema e d’altro canto si tratta di una strada di interesse extra comunale per cui dovrebbe essere la regione ad intervenire.”
Purtroppo i 10 milioni richiesti non sono stati trovati per cui la situazione rimane quella attuale e la strada è destinata a rimanere così per chissà quanto tempo.
I Comuni però non ci stanno e il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, conscio della pericolosità della strada, nelle scorse settimane aveva invitato il presidente della Liguria, Giovanni Toti a recarsi sul posto per rendersi conto di persona di quanto sia pericolosa la strada.
Il Governatore non ha ancora risposto: non è escluso che dopo l’incidente di ieri, Chiappori torni alla carica.