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Sabato torna “Cervo in Blu d’inchiostro” con Donatella Di Pietrantonio che presenta il suo libro

Sabato 24 marzo alle ore 17 nell’Oratorio di Santa Caterina di Cervo Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello 2017, presenta L’Arminuta, Edizioni Einaudi: un romanzo toccante, condotto con linguaggio asciutto e profondamente espressivo, che sfrutta l’alternarsi della lingua e del dialetto abruzzese.

Torna quindi a Cervo il Premio Campiello, a pochi mesi dall’incontro con Philippe Daverio. Presenzia alla serata Bruno Giordano, membro del Comitato di Gestione del Premio.

L’accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando al cuore di se stessi. Donatella Di Pietrantonio usa le parole giuste e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura da una prospettiva originale e con una rara sensibilità. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell’Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.

“Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita”.

Dialoga con l’autrice Angela Rastelli, Editor Einaudi.

Interventi musicali a cura di Francesca Pilade (voce) e Giovanni Peirone (chitarra).

Il Premio Campiello, istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto, è oggi tra i più importanti riconoscimenti italiani per la narrativa: un patrimonio culturale, linguistico e letterario, costitutivo della nostra identità come nazione e società. Da allora il ceto imprenditoriale veneto continua con convinzione ed entusiasmo a finanziare e a gestire questa eccellenza culturale di grande prestigio e visibilità che dimostra l’importanza di credere e di investire in un progetto: un impegno  in favore della cultura e al sostegno della creatività. Perché è la cultura, nella sua più vasta accezione, a rappresentare l’autentico collante della convivenza civile e della crescita di una comunità.

Da segnalare la partecipazione del Liceo Cassini di Sanremo e dell’Istituto Ruffini di Imperia, con i quali è stata siglata un’apposita convenzione.

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