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Piccole Storie Tortonesi: il politico tanto amico e ipocrita che ti volta le spalle senza motivo

Iniziamo il primo articolo di questa nuova rubrica parlando di un tema d’attualità: i politici.

La persona in questione è più giovane di chi scrive (quindi ha meno di 59 anni), è simpatico, aperto ed è stato uno dei politici tortonesi che ho sempre stimato e al quale ho dato sempre tanto spazio pubblicando quasi tutto ciò che mi “passava”. D’altro canto è stato uno dei pochi politici ad acquistare il mio libro, nonché uno dei primi a sottoscrivere l’abbonamento ad Oggi Cronaca nell’anno in cui il giornale è stato a pagamento.

Insomma sembrava una persona davvero a modo e con lui c’è sempre stato molto feeling.

… fino a qualche tempo fa, quando accade una cosa che ancora oggi non mi spiego.

E’ quasi l’ora di cena e squilla il telefono: è lui.

A dire il vero è un po’ che non ci sentiamo ma capitava anche in passato per cui non mi preoccupo, anche perché in genere sono i politici ad avere bisogno dei giornalisti e non viceversa.

“Ciao Angelo, come va? Tutto bene? Volevo chiederti una cosa: un mio caro parente, come sai, da tanti anni riveste un ruolo importante dell’associazione XXXXX di cui anch’io faccio parte e adesso ha deciso di lasciare la carica in vista della prossima assemblea dei soci nella quale io dovrei essere riconfermato nel mio incarico. Potresti mica scrivere qualcosa?”

“Ma assolutamente sì – rispondo io – conosco bene la persona di cui mi parli, ha fatto tanto per la nostra zona e merita tutto il rispetto possibile. Senti, facciamo così, anziché un articolo solo dove parlo di lui e poi di te, ne faccio due: il primo dedicato al tuo parente e il secondo sugli esiti della nuova assemblea e i programmi futuri dell’associazione. Mandami due righe e una sua foto, lo scrivo volentieri perché è giusto dare spazio a chi lavora per il bene della nostra zona e lo ha fatto sempre nell’ombra.”

“Grazie Angelo.”

“Ma figurati, aspetto le foto e due righe, ciao”.

Passano dieci giorni e non ho più sue notizie. Non mi preoccupo perché immagino che l’assemblea dei soci debba ancora tenersi visto che non mi ha parlato di date, e poi, come detto, è lui che ha tutto l’interesse a contattarmi.

Dopo circa due settimane senza avere avuto più sue notizie, vedo su un giornale cartaceo locale piuttosto diffuso e che quasi mai gli aveva dato spazio, la sua foto, quella del suo parente e l’articolo che avrebbe dovuto dare a me.

Ci rimango male: non tanto per l’articolo in sè stesso (non era certamente uno scoop e la notizia non era certo di quelle che raccolgono lettori a frotte) ma perché mi sono sentito preso in giro. Ma come? Mi chiedi un favore, mi prometti un articolo, ti dico che ne faccio addirittura due  poi non ti fai più sentire e dai la notizia alla concorrenza? Ma perché? Cosa ti ho fatto di tanto malvagio per meritarmi un simile comportamento senza apparente motivo? Da te, poi, che sei sempre stato vicino al giornale e hai condiviso e appoggiato tutto quello che facevo?

Sono basito. Non me l’aspettavo. Mi faccio delle domande su cosa possa aver indotto XXXXX  a comportarsi così’ e non riesco a trovare una risposta logica. Chissà forse si aspettava più risalto a lui e meno al suo parente, o forse voleva che lo intervistassi in modo che non  dovesse fare la fatica di scrivere, o forse il giornale concorrente che non lo “cagava di striscio” all’improvviso pur di togliere una “notizia” al sottoscritto “ha fatto lo scoop” (per modo dire ovviamente) intervistandolo e magari dandogli quello spazio che lui tanto agognava a condizione che lui gli avrebbe dato l’esclusiva e il politico che finalmente ha avuto spazio in quel giornale ha preferito quell’altro giornale.

Chissà, magari il politico si faceva tanto amico col sottoscritto e Oggi Cronaca per “rivalsa” nei confronti del giornale che non  gli dava spazio e appena lo ha avuto si è “dimenticato” del sottoscritto….

Queste almeno sono le uniche spiegazioni che ho trovato ad un comportamento ipocrita che non trova apparente motivo e ancora oggi non riesco a comprendere. Anche perché da quel giorno, da lui non ho più ricevuto alcuna spiegazione né mi ha mai contattato.

Non è il modo di fare, non mi piace essere preso in giro così, in modo ignobile e maleducato. Credevo fosse un’amico, ma non lo era.

Me ne ricorderò quando sarà il momento, perché alla fine sono sempre i politici ad avere bisogno di noi giornalisti perché siamo noi a dare loro la visibilità di cui hanno bisogno.

Me ne ricorderò a tempo debito, perché in fondo, nella vita, tutti i nodi vengono al pettine: basta sedersi davanti al fiume e aspettare……

Angelo     


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