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Dentro l’ospedale di Alessandria inaugurata un’interssante mostra

Martedì 20 marzo alle ore 16.30 è stata presentata e inaugurata la mostra realizzata dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria “Valori che giungono da lontano… Valori alla base del futuro”.


La mostra è stata allestita dal dr. Vittorio Fusco, dirigente medico dell’Oncologia e referente aziendale della Bussola dei Valori, nell’ambito delle iniziative tese a promuovere la  “Bussola dei Valori” della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Nel corridoio centrale dell’Ospedale Santi Antonio e Biagio, ha illustrato il Direttore Sanitario Paola Costanzo, “trovano collocazione i ventidue pannelli realizzati da tutte le Aziende Sanitarie piemontesi, che hanno come filo conduttore i progetti presentati dalle singole aziende per realizzare concretamente i “valori” individuati dalla Bussola, esplicitati sul sito della Rete stessa. I due progetti selezionati dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria sono il potenziamento del Centro Accoglienza Servizi e lo Yoga della Risata, oggetto del pannello dell’ASO: una metodica per il benessere fisico e psichico di pazienti, caregivers, infermieri, medici e altro personale, praticata ormai dal 2015 presso l’Hospice “Il Gelso” (grazie alla collaborazione di ASO e ASLAL) nell’ambito del progetto Ridere per curare”.

La mostra è disponibile in tutte le Aziende Sanitarie della Regione Piemonte e Valle d’Aosta per celebrare la prima Giornata della Bussola dei Valori della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, un evento che sarà disponibile per una settimana in tutte le strutture per illustrare ai cittadini i progetti aziendali attuati nel corso del 2017 ideati e realizzati dai professionisti (medici, infermieri, amministrativi, psicologi, assistenti sociali, altri operatori della sanità e del volontariato) che si muovono attorno alla persona con patologia oncologica e la accompagnano in tutto il percorso di diagnosi e terapia. Sono i professionisti della Rete Oncologica, con un ruolo ben delineato, costantemente formati e impegnati a semplificare l’accesso ai servizi, intervenire tempestivamente, migliorare l’assistenza attraverso i gruppi interdisciplinari e multiprofessionali, fino a seguire i bisogni della persona e dei familiari durante e dopo la malattia.

Filo conduttore della mostra sarà la celebrazione del Servizio Sanitario Nazionale a 40 anni dalla nascita (1978-2018), ricordata attraverso l’inserzione in ognuno dei 22 poster di un elemento filatelico, tratto da una raccolta sull’evoluzione della sanità nel corso del ‘900, che fotografa e rappresenta, in momenti diversi, le modalità di informazione e formazione dello Stato verso i cittadini per diffondere buone prassi sanitarie, commemorare scoperte scientifiche, sottolineare emergenze sociali, valorizzare l’impegno del volontariato e affrontare le malattie come quelle oncologiche.

Ma che cos’è la “Bussola dei Valori” della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta?

“La Bussola” – spiega il Direttore del Dipartimento Interregionale e Interaziendale Dott. Oscar Bertetto – “è un modello culturale di riferimento per gli operatori della Rete Oncologica a cui allineare i comportamenti, i modelli organizzativi, le procedure operative. Essa declina tutti i singoli valori cui si ispira la Rete in comportamenti che li concretizzano e responsabilità che li garantiscono. Sono valori che giungono da lontano, che si saldano e si esprimono attraverso i diritti inviolabili dell’uomo come la tutela della salute, della cura, della dignità e libertà di scelta. Valori e princìpi sanciti dalla Costituzione e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che si concretizzano nelle azioni di tutti i giorni degli operatori sanitari e nell’ascolto dei bisogni dei pazienti”.

I valori della Bussola – afferma la dott.ssa Arabella Fontana, coordinatore della Commissione regionale che ha promosso l’organizzazione dell’evento –influenzano le azioni (cosa si fa), perché consentono all’operatore di scegliere la filosofia, lo stile, il modo di lavorare (come lo si fa) individuale, aziendale e di team… dunque non “un lavoro in più” ma una “buona pratica” da adottare nelle attività quotidiane per prenderci cura di una persona malata (e non curare una malattia), accompagnandola in un percorso che non è solo un percorso di diagnosi e cura ma è anche supporto psicologico, sociale, assistenziale.

La mostra dunque svela le fondamenta del lavoro degli operatori della Rete Oncologica, i Valori, e indica la Bussola quale strumento indispensabile per tracciare la rotta del percorso presente e futuro della cura del malato oncologico in Piemonte e Valle d’Aosta.

La mostra resterà aperta al pubblico almeno per una settimana in tutte le Aziende del Piemonte e Valle d’Aosta e si auspica possa diventare un appuntamento fisso da ripetersi annualmente.

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