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Non solo droga ma anche armi nella disponibilità dei due marocchini arrestati dai Carabinieri ad Alessandria

Nella serata di ieri, nell’ambito dei servizi predisposti allo scopo di contrastare il fenomeno dello spaccio di droghe nel capoluogo alessandrino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alessandria hanno tratto in arresto MELUKI MOSTAFÀ, 30enne e SADEK OUSSAMA, 24enne, entrambi di nazionalità marocchina, già noti alle Forze dell’Ordine, irregolari sul territorio nazionale, trovati rispettivamente in possesso di due e tre dosi di cocaina opportunamente confezionata per essere venduta.

Il primo, inoltre, veniva trovato in possesso di una pistola Beretta, con matricola abrasa, calibro 7,65, con il serbatoio carico (7 colpi), pronta all’uso.

I militari, appostati nei pressi di un bar nei pressi di piazza Gobetti, avevano notato i due stranieri che, sopraggiunti assieme a bordo di due biciclette, si erano subito divisi contattando delle persone che sembravano stessero aspettando proprio loro. A quel punto, ritenendo che i due avessero addosso lo stupefacente, i militari decidevano di intervenire ma MOSTAFÀ alla vista dei militari cominciava a correre nel tentativo di darsi alla fuga. Nella considerazione che quello con la droga fosse lui, i Carabinieri si ponevano al suo inseguimento nel corso del quale lo straniero dapprima estraeva dalla cintola una pistola, impugnandola, successivamente cercava di disfarsene gettandola sotto delle auto in sosta. Allo stesso modo, proseguendo la fuga, gettava a terra delle dosi di stupefacente, ma tutto ciò non sfuggiva ai militari che, dopo averlo raggiunto e bloccato a terra non senza fatica, tornavano a recuperare sia l’arma che la droga.

Riuscito nel frattempo a dileguarsi, SADEK OUSSAMA veniva acciuffato in via Milano ove i Carabinieri si erano recati a perquisire un appartamento nel quale i due risultavano momentaneamente alloggiati. Il 24enne, che non pensava che i Carabinieri sarebbero arrivati fin li, veniva bloccato mentre rientrava con addosso due dosi di cocaina e in bocca un’ulteriore dose che veniva a forza costretto a sputare e a non ingoiare. Ai due venivano inoltre sequestrati circa 100 euro ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.

Alla luce di quanto accaduto, i due, dapprima condotti presso il Comando di piazza Vittorio Veneto, venivano dichiarati in arresto e espletate le formalità di rito, venivano condotti in carcere.

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