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Multe a due locali pubblici a Pozzolo Formigaro e Serravalle per non aver rispettato le norme

Nell’ultimo fine settimana, i Carabinieri di Novi Ligure, nell’ambito di un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebrezza, hanno proceduto a controlli congiunti unitamente ai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione Sanitaria (NAS) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Alessandria, deferendo in stato di libertà quattro tra cittadini italiani e stranieri.

In particolare i militari hanno controllato diversi locali pubblici, verificando la corretta osservanza delle norme sanitarie e delle norme che regolano il mondo del lavoro. I militari del NIL hanno contestato al titolare di un locale di Serravalle Scrivia di aver installato un sistema di videosorveglianza senza le prescritte autorizzazioni. L’art. 4 della Legge 300/70 (Statuto del Lavoratori) permette l’uso di impianti di videosorveglianza purché non abbiano la finalità di controllo a distanza dell’attività lavorativa. Per cui, nei casi giustificati da esigenze organizzative, produttive o di sicurezza, da settembre 2015 è possibile installare gli impianti a condizione che il Datore di Lavoro richieda una specifica Autorizzazione alla Direzione Provinciale del Lavoro della provincia nella quale ha sede l’unità produttiva interessata all’installazione. Sono soggetti alla richiesta di Autorizzazione tutte le imprese che hanno un impianto di videosorveglianza con registrazione e/o visione delle immagini.

A Pozzolo Formigaro sono state elevante diverse sanzioni amministrative nei confronti di due titolari di altrettanti esercizi commerciali per complessivi 1.800 euro, per avere protratto l’attività di somministrazione di alimenti e bevande oltre l’orario di chiusura. Inoltre uno dei due esercizi è stato sanzionato per un importo compreso che sarà stabilito dalla Prefettura di Alessandria (tra 258 e 1.549 euro) per non avere effettuato una festa da ballo non autorizzata e senza la prescritta comunicazione alla SIAE.

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