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La storia dei nigeriani in salute, con fisico da Bodyguard, permesso umanitario e telefonino che piombano a Diano Marina a chiedere l’elemosina

Li abbiamo pagati (e forse li paghiamo ancora) 35 euro al giorno e loro cosa fanno? Vanno a chiedere l’elemosina in giro per l’Italia e l’idea che dietro di loro ci sia una vera e propria organizzazione a manovrarli, non è tanto peregrina o una semplice ipotesi perché sono vestiti tutti uguali: con giubbotti simili, cappellino da baseball, telefono cellulare di ultima generazione e tanti altri elementi che non possono non indurre a pensare siano coordinati da qualcuno.

E’ la considerazione che nasce dopo l’ultima vicenda, avvenuta ieri a Diano Marina, dove 6 nigeriani (Cinque uomini e una donna) sono stati allontanati dagli agenti della Polizia municipale perché, pur essendo benvestiti, tutt’altro che denutriti ed anzi addirittura palestrati, chiedevano l’elemosina in giro per la città.

Le immagini che pubblichiamo parlano chiaro: queste persone non sono mendicanti, almeno all’apparenza.

La notizia è di ieri e tutti gli altri giornali hanno già pubblicato integralmente il comunicato stampa ufficiale: poche scarne righe in cui si dice che queste persone sono state allontanate da Diano Marina e per uno  di loro è scattata la denuncia a piede di libero, in quanto il Questore di Imperia ne aveva già disposto l’allontanamento da Diano e da altri centri della provincia. Si tratta di un nigeriano di 20 anni, un vero “professionista”che è stato subito riconosciuto dagli agenti della Polizia Municipale dianese.

Noi non abbiamo pubblicato nulla al riguardo perché abbiamo deciso di andare in fondo alla questione e raccontarvi nei dettagli cosa succede in occasioni come questa che capitano decine di volte all’anno.

Ma soprattutto vogliamo raccontarvi la storia di queste persone che arrivano in Italia sui barconi dalla Nigeria, rimangono qui nei Centri di accoglienza a nostre spese con vitto alloggio e vestiario per 35 euro al giorno (di cui 2 vanno a loro per le spese personali) e, mentre sono ancora nei centri o hanno appena ricevuto lo status di profugo cosa fanno? Vanno in giro per l’Italia a fare i parcheggiatori abusivi nelle città del nord intascando 1.200 euro al mese (LO SCRIVIAMO QUI) oppure chiedono l’elemosina nei piccoli comuni come Diano Marina.

Abbiamo fatto una piccola indagine ed è emerso che tutti hanno un’età compresa fra i 20 e 30 anni, vestono uguale, non hanno paura, conoscono le leggi e sanno che non possiamo far loro nulla, se non allontanarli dal Comune in cui vengono trovati a mendicare, perché per questi reati non è prevista la galera.

I “poveri” agenti della Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia o quant’altro, infatti, possono solo allontanarli dal Comune e spostare il problema in un altro centro urbnano, perché questa è la legge italiana.

Così è capitato ai 6 nigeriani di Diano Marina: sono stati fermati, portati al comando dei Vigili Urbani, identificati e poi allontanati dal Comune. Loro si sono diretti alla stazione di Diano, sono saliti su un treno (quasi certamente senza pagare il biglietto) e si sono trasferiti in un altro Comune, ma di sicuro, nei prossimi giorni ritorneranno a Diano Marina a chiedere nuovamente l’elemosina importunando la gente.

E’ certo perché uno di loro è stato già “preso” 13 volte dalla Polizia Municipale di Diano Marina a chiedere l’elemosina in città (e chissà quante altre volte è venuto…) mentre il 20enne denunciato alla Procura per inosservanza del foglio di via del Questore è la sesta volta che capita a Diano Marina.

Come si fa a saperlo? Tutti sono dotati di regolare carta di identità rilasciata dai vari comuni italiani e permesso “umanitario” per cui ogni volta che vengono sorpresi dai Vigili e portati al comando il loro nome viene registrato.

I vigili urbani di Diano Marina ormai li conoscono di vista, ma possono fare solo quello che abbiamo descritto, con grande dispendio di tempo e uomini, che potrebbe essere impiegati diversamente in altri controlli, per pratiche assolutamente inutili che spostano temporaneamente il problema senza mai risolverlo.

Questa è l’Italia Oggi dove il (falso) buonismo ha potato a una situazione destinata soltanto a peggiorare, perché sulle coste italiane continuano a sbarcare migranti che pagano migliaia di euro per salire su un barcone e arrivare qui, nel Paese del Bengodi, dove tutto è possibile, dove tutto diventa magico e dove si vive bene perché i poveri, stupidi, idioti italiani esterofili, sono cristiani che amano il prossimo e accolgono tutti. Indistintamente!

L’unico requisito è l’essere straniero.

Fino a quando la situazione, giunta al limite, non scoppierà, e allora…..

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca   



 

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