Giornata particolarmente intensa quella di ieri che ha visto come protagonisti 200 giovanissimi liceali nell’aula magna del Liceo Angelico Aprosio di Ventimiglia.
L’iniziativa si inserisce nel lungo solco di quelle già realizzate dal Progetto Educazione alla Legalità e alla Convivenza Democratica, attivo da ben 16 anni, promosso dal Comune di Camporosso, dalla Polizia di Stato presente in tutta la provincia di Imperia e dalla nota Associazione Libera.
Un esperto del settore, appartenente alla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Imperia e due referenti per la legalità nelle scuole del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, hanno colloquiato per due ore con circa duecento studenti liceali al primo anno del corso di studi.
Presenti, insieme all’Assessore per la scuola e le pari opportunità di Camporosso Fulvia Raimondo, anche alcuni tra i principali protagonisti del gruppo che, da anni, si dedica con impegno a sostenere e sviluppare il Progetto.
I poliziotti hanno trattato con i ragazzi le tematiche dei rischi legati al non corretto utilizzo del web e dei social network più diffusi (facebook, whatsapp, instagram, telegram ).
I pericoli della rete aumentano esponenzialmente per chi è privo di adeguate conoscenze e affronta con superficialità uno strumento comunicativo che ogni giorno diviene più efficiente dal punto di vista tecnologico ma contemporaneamente si fa anche più complesso e rischioso da gestire.
Gli operatori della Polizia di Stato, con il massimo sforzo di semplificazione e chiarezza, hanno stimolato la curiosità e il dialogo sia con dimostrazioni pratiche sia utilizzando numerosi supporti video provenienti dalla reale attività di Polizia.
Presentata in anteprima anche la nuova “app” della Polizia di Stato denominata “youpol”, già scaricabile sulle piattaforme Apple e Android e attiva nei capoluoghi di regione, presto diffusa su tutto il territorio nazionale.
L’applicativo consentirà di interagire con la Polizia inviando comunicazioni, immagini e video che saranno recapitate direttamente alla sala operativa della Polizia competente per territorio. Aspetto più importante è la geolocalizzazione del soggetto che utilizza l’app per inviare una richiesta di aiuto.
Si tratta quindi di una nuova opportunità per entrare in contatto con le Forze di Polizia, pensata specialmente per i più giovani.