Secondo appuntamento della rassegna “Scrittori dianesi alla Ribalta” organizzata dal Comune di Diano Marina che si svolge nella sala del Consiglio comunale.
Stavolta a presentare il suo libro è stato il curatore della rassegna, Angelo Bottiroli, giornalista e direttore di Oggi Cronaca che di fronte ad un pubblico interessato, ma soprattutto incuriosito dagli aneddoti che l’autore raccontava, ha seguito con interesse le varie fasi della presentazione.
Un pubblico eterogeneo numericamente uguale a quello del primo appuntamento, a testimonianza comunque che l’interesse per la cultura c’è anche durante le feste natalizie.
Bottiroli, prima ha spiegato brevemente lo scopo e il contenuto del volume poi si è soffermato a raccontare episodio curiosi dei suoi 40 anni di giornalismo, di come si faceva giornalismo un tempo e di come si fa oggi, ha stigmatizzato certi comportamenti della società oggi mettendo in risalto i diversi modi di dare la notizia ai lettori.
“Noi, a differenza di altri giornali – ha detto – non facciamo gare su chi arriva a pubblicare per primo la notizia di un evento, ma arriviamo quasi sempre dopo degli altri perché prima di pubblicare qualcosa verifichiamo sempre la notizia, cosa difficile quando si fanno gare di velocità che portano a pubblicare spesso notizie imprecise e frammentarie perché la verifica vuole il suo tempo. La nostra linea editoriale però è chiara: a noi non interessa pubblicare prima degli altri altri, ma cose giuste. E i lettori di Oggi Cronaca sanno che quello che leggono è verificato. ”
Bottiroli ha anche criticato la risonanza che Facebook dà a certe notizie “Farlocche” e il fatto che molte persone credono a tutto ciò che leggono.
“Fare il giornalista è facile – ha aggiunto – è sufficiente fare copia/incolla dei comunicati stampa e delle lettere in redazione e si riempie un giornale, fare il, buon giornalista, scegliere le notizie e vagliare cosa pubblicare è sicuramente più difficile ed implica delle scelte che non tutti vogliono o sono in grado di fare.”
Infine ha parlato della trasparenza raccontando alcuni dei tanti episodi di cui è stato protagonista in 40 anni di attività, molto apprezzati dal pubblico presente.
Le fotografie sono state scattate da Tommaso Di Gennaro