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Margherita Bruno di Sarezzano vince il premio “Piero Salvati” contro il bullismo tra i giovani

Margherita Bruno, di Sarezzano, si aggiudica l’ undicesima edizione delle Borse di studio, da mille euro ciascuna, intitolate alla memoria del maresciallo “Piero Salvati” di Tortona riservata al triennio delle scuole superiori della provincia di Alessandria. .

Margherita abita a Sarezzano e nello scorso anno scolastico ha frequentato con ottimo profitto il quarto anno del Liceo Classico ”G. Peano“ di Tortona.

La Commissione Esaminatrice composta dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, Colonnello Enrico Scandone, dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Maggiore Carlo Giordano, dal Presidente deII’Associazione Nazionale Carabinieri di Tortona, Maresciallo Pierluigi Deriu, dal Direttore Generate del Ministero della Pubblica Istruzione della Provincia di Alessandria, dott. Franco Calcagno, oltre che dai fratelli Monica e Andrea Salvati, rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell’Associazione Borsa di Studio ”Piero Salvati” ONLUS ha dovuto fare gli straordinari per l’alto numero di candidature presentate ed é stata necessaria una seduta lunga e particolarmente attenta per scegliere i degni vincitori che sono stati due:  Il premio per il biennio infatti da Emma Pelizza, di cui trovate l’articolo sulla sezione di Novi Ligure.

Margherita, neomaggiorenne, 8,42 di media e altri 2,7 punti dalle prove aggiuntive (lettera di presentazione e tema) ne ha da vendere. Nata a Voghera il 13 novembre 1999, Margherita ama tanto ciò che studia ed ha un grandissimo interesse per Ie materie letterarie. Lo studio del greco e del latino Ie ha aperto un mondo, facendole scoprire la bellezza che l’uomo é in grado di produrre, in primis nelle arti figurative. Margherita sogna di diventare direttore di un importante museo e anche lei, citando Dostoevskij, é convinta che “La bellezza salverà il mondo”. II prossimo anno aspira ad iscriversi aIl’universita per frequentare un corso di Economia dei Beni Culturali (interfacoltà tra Economia e Lettere e Filosofia). Suo papà é iscritto aII’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Tortona.
Margherita ha introdotto il suo tema sul bullismo con una frase motto profonda di Eleanor Roosevelt, ex first lady degli Stati Uniti d’America: “Nessuno può farti sentire inferiore senza ii tuo consenso”.
Ha poi analizzato il fenomeno, utilizzando e commentando i dati di una recente indagine ISTAT sui ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, dai quali emerge l’inquietante realtà di un 50% di intervistati che ha denunciato di aver subito in passato qualche episodio offensivo, mentre il 20% ha dichiarato di esserne vittima assidua. Secondo il suo pensiero il ruolo dell’Arma e delle forze di polizia é stato e sarà sempre fondamentale sia in chiave di prevenzione con incontri a tema nelle scuole, ma ancora di più perché i Carabinieri, attraverso le loro stazioni e caserme capillari sul territorio, possono rendersi disponibili all’ascolto del racconto delle vittime, cosi da poter offrire già così un aiuto concreto e, soprattutto discreto, perché spesso chi subisce atti di bullismo si vergogna a parlarne in famiglia o a scuola e quindi si sente solo e ha bisogno prima di tutto di conforto, attenzione, protezione e riservatezza.
Importante al fine il richiamo di Margherita alla cultura della collaborazione e della partecipazione, affinché ogni testimone di violenza e di episodi dl bullismo si senta in dovere di fare la propria parte, senza voltare Ie proprie spalle, anzi isolando, sia a parole, che nei fatti, i ”bulli”; anche se per molti coetanei (e per tanti adulti) ignorare un problema é più facile che combatterlo. Ma è il momento di dire basta e di sconfiggere anche questi atteggiamenti omertosi, perché, come diceva Martin Luter King: “Ciò che mi spaventa non é la violenza dei cattivi, ma I’indifferenza dei buoni“.

 

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