Un corso che ha superato brillantemente con un mese di anticipo sul tempo previsto e sugli altri, e adesso può fregiarsi di questo prestigioso e importante titolo entrando a far parte del “Ghota” degli allenatori italiani.
E riuscito a finire tutto prima di Natale e come potete vedere nell’immagine in alto, scattata a Coverciano, è felicissimo.
Prima di ripartire per l’Australia, dove si trova tuttora, è riuscito anche a a fare un salto a Diano Marina, dove mancava da alcuni anni.
Domenico ha accettato di parlare con noi, raccontando la sua esperienza e raccontandosi in questo bellissimo traguardo che entra a far parte della sua storia. Una storia che non è certo finita così, ed anzi, ha ancora molto da addivenire.
Allora ci sei riuscito
Sì, ho finito il corso Uefa A ho superato tutti gli esami e ufficialmente sono un Allenatore professionista. Un’altro dianese nell’Albo insieme a Conti, Piccaretra e Spigno.
Ma hai finito prima rispetto a molti altri, perché?
Ho dato tutti gli esami e presentato la tesi con un mese di anticipo sugli altri in modo da rientrare in Australia e riabbracciare la mia famiglia per le feste. E stata dura.
Però ne è valsa la pena
Assolutamente sì. E’ stata un’eperienza unica poter condividere calcio con Samuel, Toni, Camoranesi e altri grandi campioni come loro, oltre a Gianni Rivera corsista pure lui che ha deliziato il corso con decine di aneddoti
Che sensazioni provi, oltre ad essere soddisfatto, ovviamente
Sono strafelice io che sono nato e cresciuto al “Marengo” di Diano Marina
Naturalmente sei anche riuscito a passare da Diano Marina…
Sono stato a Diano pochissimo perché ho studiato come un matto per poter dare gli esami entro il 20 dicembre. A Diano ho ritrovato vecchi amici,
mia mamma e mio fratello
E la città? Come l’hai trovata? Ti è sembrata cambiata?
Diano Marina mi è sembrata come sempre: come una bellissima donna, affascinante. Diano Marina rimane casa mia e un giorno, quando la mia carriera finirà, è li che vorrò tornare per parlare di calcio con i miei amici di sempre e della Dianese.
Ma adesso, dopo il patentino di allenatore, cosa intendi fare? Continuare ad allenare in Australia immagino
Qui sto bene e ho coronato un sogno professionale .. ma 42 anni di Italia non si dimenticano e ogni tanto la nostalgia riaffiora. Mi butto però nel lavoro e vedo i miei figli crescere in un Paese che offre molto di più dell’Italia e allora mi consolo
Progetti per il futuro?
Per ora qui sono sotto contratto ma a Coverciano hanno apprezzato il fatto che parlo bene e alleno in inglese. E’ un valore aggiunto oggi nel calcio professionistico, quindi se arriverà una proposta importante……si parte
Un giramondo amante di calcio che sa allenare e corona i suoi sogni. Vuoi aggiungere qualcosa?
Sì, per ultimo volevo dedicare questo traguardo professionale a mia moglie Sabrina: senza di lei non ci sarei mai riuscito …..mi ha seguito ovunque
Senza mai farmi pesare ogni mia decisione.