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Un Vademecum del Comune di Tortona per sensibilizzare i cittadini sulla raccolta differenziata dei rifiuti


Il Comune di Tortona, sul proprio sito istituzionale ha pubblicato un Vademecum per spiegare ai cittadini cos’è e come funziona la raccolta differenziata dei rifiuti e perché bisogna farla.

Di seguito il testo

COS’È E COME FUNZIONA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo come gestirli: eppure la Terra e l’intero
ecosistema hanno da sempre provveduto a smaltire in modo naturale i resti prodotti, in un processo di
assorbimento integrato ed indispensabile alla sopravvivenza del sistema stesso: in altre parole, l’Ambiente
da sempre utilizza ciò che ha terminato il ciclo di vita a favore di nuova vita, un circolo virtuoso dal quale
dobbiamo imparare ma soprattutto imitare.
In Natura il concetto di rifiuto non esiste.
Tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo, e
questo è quello che dobbiamo fare: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall’ambiente una
volta terminato il loro utilizzo.
Fino a che ciò non sarà possibile, abituiamoci a valorizzare anziché gettare i rifiuti che produciamo.
Dobbiamo imparare a considerarli una risorsa.
La soluzione è innanzitutto cercare di produrne il meno possibile (meno imballaggi, utilizzo di materiali
naturali, messa al bando di prodotti inutili e usa e getta) e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò
che utilizziamo e, in seguito, valorizzare quello che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono
essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi l’unico modo sostenibile di
smaltire i nostri rifiuti. Il riciclo nasce per fini ambientali ma ha anche effetti collaterali positivi e crea valore
per la comunità, perché i suoi effetti producono non solo un miglioramento all’Ambiente e quindi alla
qualità della vita, ma anche lavoro ad una lunga filiera.

COSA SI INTENDE PER RIFIUTO
“Qualsiasi sostanza o oggetto di cui vogliamo disfarci, o abbiamo l’obbligo di disfarci, è rifiuto”.
Tutti noi abbiamo bisogno di mangiare, vestire, stare con gli altri, conoscere il mondo.
Per soddisfare questi bisogni, più numerosi e complessi rispetto a quelli degli altri animali, ci procuriamo
degli oggetti. Anche per mangiare: non ci basta il cibo, ci servono piatti, posate, tovaglioli.
Ma gli oggetti non durano in eterno. Quando sono rotti, non ci piacciono più o vengono superati da mode e
tecnologie, diventano rifiuti, così pure gli scarti di lavorazione per produrli e gli imballaggi per contenerli. I
nostri rifiuti sono davvero tanti e non scompaiono così facilmente come ci piacerebbe… Cosa possiamo fare
per non essere sommersi dai nostri rifiuti?
Il rifiuto migliore è quello che non si produce.

COME PRODURRE MENO RIFIUTI
Ridurre i rifiuti, una sfida possibile: ecco perché
Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta diventando una priorità nell’agenda degli amministratori a
livello globale: discariche abusive e abbandono indiscriminato sul territorio di ogni tipo di rifiuto
rappresentano vere e proprie emergenze sociali oltre che ambientali.
Un problema davvero grave che non può lasciare indifferenti e di fronte al quale sembra esserci una via
d’uscita obbligata: cercare di produrre meno rifiuti e meno inquinamento possibile.
E’ importante che questo semplice messaggio entri a far parte delle nostre azioni quotidiane, a tutti i livelli.
Possiamo fare molto per iniziare ad invertire la rotta, una rotta a dire il vero piuttosto preoccupante se si
pensa che le previsioni indicano un aumento considerevole (e non una diminuzione) della produzione di
rifiuti sia in area UE che a livello globale almeno per i prossimi 12 anni.
La risposta a questo trend è riassumibile in 2 parole: riduzione alla fonte e raccolta differenziata. Ecco
come.

RIDUZIONE ALLA FONTE E RIUSO
Molte aziende iniziano a porsi il problema dello smaltimento dei propri imballaggi, ma noi possiamo dare
un impulso ulteriore e importante alla riduzione alla fonte dei rifiuti. Per esempio, rifornendoci con prodotti
alla spina (detersivi alla spina, latte alla spina) un servizio che si sta sviluppando sempre più su tutto il
territorio nazionale e che permetterebbe di eliminare 4,5 kg di plastica e 6,9 kg di tetrapak a testa ogni
anno (11,4 kg!).
E ancora utilizzare pannolini riciclabili, si risparmiano soldi (costano di più ma ne servono molti di meno) e
soprattutto evitano 1 tonnellata (!) di rifiuto in 3 anni. Se a questo aggiungiamo di bere acqua del rubinetto
(buona, pulita, controllata e poco costosa) il risparmio di plastica aumenta di altri 12 kg a testa all’anno.
Anche cercare di utilizzare il più a lungo gli oggetti che acquistiamo è un aiuto concreto non solo
all’ambiente, ma anche allo spreco, dai sacchetti della spesa al cellulare o al computer.

RACCOLTA DIFFERENZIATA
La raccolta differenziata è il metodo più economico ed ambientalmente sostenibile di gestire i rifiuti. Il suo
indotto crea occupazione sul territorio, valorizza ciò che scartiamo veicolando anche un messaggio sociale
importante, inquina poco, è facilmente controllabile dai cittadini stessi e, cosa molto importante, permette
di recuperare dal 65 al 85% dei RSU (rifiuti solidi urbani).
La raccolta differenziata valorizza il rifiuto perché lo recupera e lo rigenera, consumando molta meno
energia nel processo di riciclo rispetto alla produzione da materie prime. Crea ricchezza, perché il rifiuto
vale, e risponde a vere proprie regole di mercato e rispetta l’ambiente perché non lascia l’onere di smaltire i
rifiuti alla natura.
La raccolta differenziata si ottiene dalla separazione dei rifiuti effettuata da chi li produce, in casa, a scuola,
negli uffici, nei negozi, nelle industrie e depositata negli appositi contenitori (sacchi, bidoni, cassonetti e
campane), o conferiti nelle isole ecologiche, perchè possano venire recuperati e riciclati. E’ l’operazione che
permette di separare i rifiuti suddividendo quelli da smaltire da quelli che invece si possono recuperare,
riciclare o reimpiegare. Per raccolta differenziata si intende un sistema di raccolta dei rifiuti urbani per ogni
tipologia di rifiuto (carta, plastica, vetro, alluminio, legno, umido etc..).
Fare la raccolta differenziata significa ridurre notevolmente la massa dei rifiuti da smaltire e frenare lo
sfruttamento di preziose risorse naturali. Riusare e riutilizzare i rifiuti contribuisce a restituirci e conservare
un ambiente naturale più ricco.
La raccolta differenziata è un grande risparmio di energia.
Gettare via qualcosa significa, infatti, gettar via anche l’energia consumata per produrla. Inoltre, produrre
oggetti con materiali di recupero richiede meno energia che produrli utilizzando materie prime.
A livello nazionale, il D. Lgs.152/06, l’art. 183, comma 1, lettera f, indica: la raccolta differenziata è “la
raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti
urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida,
anche al momento del trattamento, nonchè a raggruppare i rifiuti di imballaggio separatamente dagli altri
rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero”.
Ogni anno in Italia vengono prodotti da ognuno di noi oltre 540 kg di rifiuti urbani, e raccogliere e smaltire
un kg di rifiuti può costare alla collettività fino a 25 centesimi per kg.
Ridurre la quantità di rifiuti che produciamo è una necessità e deve diventare un impegno per tutti.
Non è così difficile, basta seguire alcuni accorgimenti ad esempio quando si fa la spesa, al momento di
scegliere i prodotti, fai attenzione alle confezioni:
• dai preferenza agli imballaggi semplici e ridotti
• compra prodotti concentrati
• scegli merci fabbricate con materiali riciclati
• scegli contenitori con il vuoto a rendere, pile ricaricabili e imballaggi recuperabili
• compra formati famiglia e non monodose
• usa le ricariche dei detersivi e compra i prodotti sfusi
• evita di comprare le stoviglie usa e getta che non si possono riciclare
• vai a fare la spesa con una borsa di stoffa
I risparmi della raccolta differenziata
La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio
nostro e delle generazioni future: riusare e riutilizzare i rifiuti, contribuisce a restituirci e conservare un
ambiente “naturalmente” più ricco.
Infatti, ogni nostra azione, anche la più comune, produce rifiuti. Per esempio, leggere un giornale, cucinare
un piatto di pasta, bere acqua o una bibita, lavare indumenti, utilizzare cosmetici, non sarebbe nulla, se non
considerassimo che ogni giorno vengono stampate un sacco di pagine, prodotte migliaia di scatole di pasta,
costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio.
In parole povere, milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2
immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse possono essere
risparmiate.
Differenziare la plastica
Con il recupero di 1.000 tonnellate di plastica (ossia la quantità di plastica prodotta da un quartiere di
Napoli) si ottiene il risparmio di circa 3.500 tonnellate di petrolio, cioè l’equivalente dell’energia usata da
20.000 frigoriferi in un anno.
Differenziare la carta
Per produrre una tonnellata di carta vergine, servono 440.000 litri d’acqua e 7.600 kwh di energia elettrica.
Per produrre invece una tonnellata di carta riciclata bastano 1.800 litri d’acqua e 2.700 kwh di energia
elettrica.
Differenziare il vetro
Nella produzione di vetro “nuovo”, per ogni 10% di rottame di vetro inserito nei forni si ottiene un
risparmio del 2,55% di energia, equivalente ad oltre 130 litri di petrolio risparmiato per ogni tonnellata di
vetro riciclato usato.
Si stima che l’industria vetraria registri ogni anno un risparmio energetico, grazie alla raccolta differenziata,
pari a 400.000 tonnellate di petrolio.
Differenziare il rifiuto verde (ramaglie)
Gli scarti provenienti dalla cura delle aree verdi e dei nostri giardini (foglie, erba, residui floreali, ramaglie,
potature), costituiscono una parte consistente dei rifiuti prodotti e sono fondamentali per il processo di
compostaggio industriale.
Ne sono sufficienti 10 tonnellate per fertilizzare un ettaro di terreno.
Differenziare l’alluminio
Per produrre 1 kg di alluminio, occorrono circa 15 kwh di energia elettrica ed un impianto di estrazione di
bauxite.
Per produrre 1 kg di alluminio da materiale riciclato, occorrono invece 0,8 kwh di energia e, soprattutto,
nessun impianto di estrazione di bauxite, assente nel nostro paese.
Differenziare un vecchio frigorifero
Frigoriferi e congelatori sono costituiti per lo più da acciaio e plastica ma contengono anche sostanze
chiamate clorofluorocarburi (CFC), responsabili dei danni all’ozono atmosferico.
Si stima che ogni frigo contenga in media 250 grammi di CFC vari (freon, poliuretano), oltre all’olio minerale
altamente dannoso contenuto nel motore dell’impianto refrigerante.
Differenziare l’olio minerale
L’olio minerale usato (olii lubrificanti nell’artigianato, negli autoveicoli, nell’industria, ecc.) è per la quasi
totalità recuperabile.
Da 100 kg di olio usato si ottengono 68 kg di olio nuovo.
Differenziare i pneumatici
In Italia è stato calcolato che il 65% dei pneumatici finisce nelle discariche.
La gomma è un combustibile e, quando nella discarica avvengono combustioni non controllate, si liberano,
soprattutto a causa dei pneumatici, fumi densi molto inquinanti.
Il recupero dei pneumatici usati avviene, per esempio, con la triturazione:
alla temperatura di 100° sotto zero raggiunta tramite l’impiego di azoto liquido, la triturazione meccanica
diventa semplice e la successiva separazione automatica dei vari componenti assicura un riciclo pressochè
totale dei materiali, che vengono utilizzati come sottostrati anti-rumore per strade ed autostrade, piste da
corsa e campi sportivi, ecc.

RACCOLTA PORTA A PORTA
Perché fare la raccolta porta a porta
L’adozione di corretti comportamenti nella gestione dei rifiuti che produciamo, comporta alcune piccole
modifiche dei nostri stili di vita, dalla scelta di cosa mettiamo nel carrello della spesa, all’organizzazione di
come e quando conferire gli scarti di ciò che consumiamo.
Quanto più saremo consapevoli delle responsabilità assegnate a ognuno di noi e del loro valore civico,
tanto più potremo godere in modo diffuso e condiviso del piacere di vivere in un ambiente preservato dal
degrado.
Qualità dell’ambiente e decoro urbano sono beni essenziali, affidati anche alla nostra cura e alla nostra
sensibilità.
Per questo ogni cittadino può dare il suo piccolo contributo per far sì che la sua città sia una città migliore,
più pulita e dove vivere sia realmente un “piacere quotidiano”.
Uno degli obiettivi prioritari che ci si dovrà porre sarà quello di adeguare il livello del servizio di separazione
e recupero dei rifiuti del proprio Comune agli standard normativi e tecnici imposti da diversi anni sia a
livello nazione che europeo.
Tutto questo anche perché i risultati ottenuti negli anni con il metodo a cassonetti mostrano una
stabilizzazione su percentuali di raccolta differenziata inferiori a quelle previste per legge, oltre ad una
qualità inadeguata dei materiali presenti nei cassonetti tale da impedire l’avvio a recupero di una quota
significativa di rifiuti .
Questa opportunità è offerta dall’attivazione dei servizi di raccolta e invio a riciclo dei rifiuti ma è
realizzabile veramente solo con l’attenzione posta quotidianamente nella differenziazione dei rifiuti
prodotti dalle famiglie e dalle imprese.
La collaborazione tra Amministrazione comunale, cittadini ed imprese è l’unica strada per ottenere dei
rifiuti visibili e duraturi nel tempo.
Tutto ciò ci porta a riflettere sui nostri comportamenti e sul fatto che dobbiamo indirizzarli verso una
modalità di gestione dei rifiuti più consapevole e rispettosa dell’ambiente e della qualità della vita, che
vorremmo sempre migliore.
Il sistema “porta a porta” è un modo per andare in questa direzione , dove ognuno svolge la propria parte,
con la certezza di contribuire a realizzare qualcosa di davvero utile per tutti.
Cosa si intende per raccolta domiciliare o porta a porta?
Con la raccolta dei rifiuti urbani porta a porta l’utente espone al di fuori della propria abitazione ed
all’interno di uno specifico contenitore/sacco una determinata tipologia di rifiuto (es. frazione organica,
rifiuto indifferenziato, frazione verde) e l’azienda di raccolta si occupa di svuotare i contenitori o ritirare i
sacchi secondo un calendario prestabilito.
Come fare la raccolta differenziata porta a porta
Per fare in modo che la raccolta differenziata porta a porta venga effettuata in maniera corretta è
fondamentale il contributo dei cittadini che devono dividere correttamente i diversi materiali. La raccolta
avviene solitamente sulla base di un calendario giornaliero predisposto dai comuni: ai cittadini vengono
forniti i contenitori per la raccolta di vetro, plastica, carta ecc, unitamente ai sacchetti dotati di sistema
riconosci mento, che poi devono di norma essere lasciati fuori dall’abitazione nei giorni e negli orari
stabiliti. Stessa cosa può valere per gli esercizi commerciali che però, in virtù di particolari esigenze,
possono concordare specifiche modalità di conferimento dei rifiuti.
I sacchetti con i rifiuti devono essere conferiti previa verifica sempre che siano ben chiusi in modo tale che i
materiali non si disperdano nell’ambiente, soprattutto in caso di vento. Occorre fare attenzione inoltre che
i materiali vengano separati correttamente: in caso contrario, l’operatore potrebbe non ritirare il sacchetto.
Alcuni comuni prevedono anche delle sanzioni.
I pro e i contro della raccolta differenziata porta a porta
Se viene effettuata la raccolta differenziata porta a porta nei piccoli comuni può rivelarsi un’operazione
abbastanza semplice da portare avanti e decisamente virtuosa, nelle città soprattutto in quelle di grandi
dimensioni, questo genere di raccolta dei rifiuti può incontrare alcune difficoltà. Può infatti diventare
difficile tenere in casa, soprattutto se si tratta di abitazioni piccole o monolocali, il bidone dell’umido o
comunque quello relativo alle altre tipologie di rifiuti, in attesa del giorno stabilito per la raccolta
domiciliare.
In ogni caso è bene ricordare che il servizio di raccolta differenziata porta a porta è prima di tutto un
sistema che mira a responsabilizzare i cittadini proprio sulle quantità di rifiuti prodotti ogni giorno. È
importante quindi, imparare a modificare le proprie scelte d’acquisto cercando di ridurre al massimo il
numero di imballaggi privilegiando ad esempio l’acquisto di prodotti sfusi non solo per quanto riguarda gli
alimenti ma anche i detersivi.
Dare una mano all’ambiente è facile! Anche tu puoi ridurre concretamente i rifiuti
che produci, ecco come:
• Fai finta che i sacchetti di plastica non esistano: usa borse di cotone per la spesa.
• usa il vuoto a rendere e i prodotti alla spina (latte, detersivi)
• compra oggetti con pochi imballaggi preferendo imballaggi riciclabili fatti di un solo materiale a
quelli non riciclabili
• acquista solo la quantità necessaria o desiderata di prodotto, eviterai gli sprechi
• se ne hai la possibilità, fai il compostaggio domestico
• Usa pannolini eco-compatibili: la biodegradazione di quelli “tradizionali” richiede 500 anni.
• riutilizza i contenitori vuoti (bottiglie, sacchetti, scatole…)
• Non incartarti: utilizza la tecnologia digitale per inviare e ricevere documenti e per informarti: salvi
alberi e non inquini coi trasporti.
• Pensa sempre che ogni oggetto che usi diventerà un rifiuto: fallo durare il più a lungo possibile
• evita gli oggetti usa e getta, preferisci ciò che è lavabile e riutilizzabile (stoviglie, posate, pannolini…)
o ricaricabile (batterie)
• Fai la raccolta differenziata: è il contributo più intelligente e più importante che puoi dare
all’ambiente

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