Lo scorso 18 ottobre, la Polizia di Stato, in particolare gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Liguria, temporaneamente aggregati al Commissariato di Polizia di Ventimiglia, hanno arrestato un italiano, residente a Ventimiglia, nella flagranza del reato di violenza sessuale.
La vittima, una giovanissima donna residente a Bordighera, è stata avvicinata su un autobus di linea nell’ora di punta.
Sfruttando la confusione, l’affollamento e i movimenti bruschi del veicolo durante la corsa, un uomo è riuscito a posizionarsi, premeditatamente, in maniera da avere un contatto tale da non destare la sua attenzione, mentre viaggiava tranquillamente seduta su un sedile rialzato.
Con movimenti ben accordati con quelli del veicolo, ha ripetutamente sfregato le sue parti intime a stretto contatto con la superficie della parte superiore della gamba della vittima prescelta.
La sordida operazione ha consentito al sessantacinquenne di arrivare addirittura ad avere un orgasmo certificato dall’apparizione di segni inequivocabili, successivamente rinvenuti dalla Polizia Scientifica sulla parte anteriore del pantalone indossato.
Solo l’intervento di un uomo, presumibilmente di origine straniera, che sedeva poco distante, ha allontanato il violentatore e svelato l’accaduto alla donna presa di mira.
Compresa la dinamica del fatto e resasi conto della violenza subita la vittima provava un profondo turbamento e impulsivamente decideva di scendere dal bus alla prima fermata utile.
Il padre della vittima, contattato telefonicamente dalla stessa e immediatamente intervenuto, si poneva all’inseguimento dell’autobus a bordo del quale permaneva l’uomo descritto dalla figlia.
Raggiunto dopo pochi minuti il mezzo pubblico la ragazza, in lacrime e in stato di profonda agitazione, riferiva l’accaduto agli operatori di una pattuglia della Polizia di Stato già presente nelle immediate vicinanze.
Le vie di tutto il centro cittadino sono infatti presidiate ininterrottamente da numerosi equipaggi supplementari della Polizia di Stato in conseguenza del consistente rinforzo dei servizi di controllo e vigilanza disposti dal Questore di Imperia Dr. Cesare Capocasa, per la nota emergenza migranti.
Gli agenti intervenivano con grande rapidità, bloccavano subito dopo l’autobus, salivano a bordo e rintracciavano l’uomo che era stato esattamente descritto come un individuo anziano, con barba, e capelli bianchi e occhiali, e paradossalmente, di aspetto bonario e tranquillo.
Pur comprendendo di essere stato ormai individuato il sessantacinquenne tentava disperatamente di sottrarsi alla vista facendosi scudo dei numerosi studenti presenti sul veicolo e nascondendo il suo volto agli operatori. Accompagnato in ufficio veniva riconosciuto con certezza dalla vittima.
Dapprima tentava di negare le sue responsabilità, poi riferiva versioni contraddittorie, infine ammetteva parzialmente la sua colpevolezza.
Dopo la convalida del provvedimento di arresto, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo.
APPELLO AL TESTIMONE
La Polizia di Stato è ora impegnata nella ricerca dell’uomo, forse di nazionalità straniera, che è intervenuto per difendere e proteggere la vittima sull’autobus di linea, della Riviera Trasporti, il 18 ottobre 2017, tra le ore 14.00 e le 16.00.
In qualità di testimone diretto dei fatti le sue dichiarazioni avrebbero certamente un peso importante nel processo penale che dovrà subire l’arrestato.
Su richiesta degli investigatori si segnala pertanto a questa persona, la cui identità è ancora ignota, la possibilità di contattare al più presto l’ufficio di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, in via Aprosio 12, chiamare il relativo numero telefonico 0184 23821 o utilizzare la mail comm.ventimiglia.im@poliziadistato.it.