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Solo il turismo vale l’ 8% del Pil della Liguria

“Oggi il turismo vale l’8% del Pil della Liguria: il nostro obiettivo sul lungo periodo è arrivare almeno al 10-12 per cento del Pil perché il turismo, che uno degli assi fondamentali del nostro sviluppo, inizia a fare importanti risultati non solo in termini di crescita di arrivi e presenze ma anche di incremento degli occupati”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto questa sera a Palazzo Ducale all’Open Day di In Liguria, l’Agenzia regionale per la promozione turistica.

“Abbiamo intrapreso un cammino positivo – ha aggiunto il governatore – non solo grazie alla congiuntura internazionale, che senz’altro ci ha aiutati dirottando flussi turistici in Italia e anche in Liguria, ma anche grazie alle operazioni messe in campo in questi due anni. E anche per le prossime festività natalizie – ha annunciato – stiamo studiando insieme al Comune una serie di eventi per rendere Genova ancora più competitiva a livello nazionale e non solo”.

 

TURISMO: DAL 2015 TREND IN CRESCITA DI ARRIVI E PRESENZE IN LIGURIA

 

Questi i dati relativi ai primi nove mesi dell’anno (gennaio-settembre) degli anni 2015, 2016 e 2017:

 

Arrivi                                          Presenze

 

2015             3.786.982                                    12.753.640

Italiani          2.072.416                                    7.723.353

Stranieri        1.714.563                                    5.033.287

 

2016             3.935.531                                    13.425713

Italiani           2.155.815                                    8.107.799

Stranieri        1.779.716                                    5.317.914

 

2017             4.118.750                                    13.801.611

Italiani           2.260.405                                    8.293.324

Stranieri        1.858.345                                    5.508.287

 

Negli ultimi due anni si è registrato un incremento complessivo pari a: + 8,76% degli arrivi e + 8,22 di presenze.

 

Numeri importanti che debbono essere consolidati e incrementati, soprattutto allungando la stagione come Regione Liguria si è impegnata a fare dalla prima campagna invernale.

Luglio ed agosto si confermano mesi trainanti per il turismo ligure con oltre 5 milioni e mezzo di presenze nei due mesi e quasi 1 milione e mezzo di arrivi (dati 2017), ma è da sottolineare la forte crescita in questi due anni di giugno:

negli arrivi + 5% nel 2016 rispetto allo stesso mese del 2015 e addirittura + 13% nel 2017 rispetto a giugno 2016 ;

nelle presenze + 6% nel 2016 rispetto all’anno precedente e + 9,25 nel 2017 rispetto al 2016.

 

 

Impegni Regione per sviluppare industria turistica

 

–       PROMOZIONE: le campagne di promozione verso le regione vicine per convincere lombardi e piemontesi in primis (sono ancora i nostri primi visitatori) a venire in Liguria, e a viverla non solo per il mare ma anche andando a scoprire i nostri borghi e le nostre risorse enogastronomiche, fiere, educational, b2b, road show all’estero, anche alla luce di una crescita delle presenze straniere ancora maggiore rispetto agli italiani

 

–       QUALITÀ: bando per riqualificazione strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta, riconoscimento di nuove figure professionali fondamentali per migliorare i servizi turistici, intercettare un turismo più esigente e al contempo con maggiore capacità di spesa.

 

–       LAVORO: politiche di supporto all’allungamento dei contratti di lavoro stagionali in ambito turistico, fondamentali per mantenere sul territorio personale formato (essenziale per migliorare la qualità dei servizi) e per allungare l’apertura di più strutture ricettive.

 

–       PRODOTTO: impegno diretto per la costituzione di nuovi prodotti turistici regionali e per fare emergere le risorse già presenti nei diversi territori

 

–       GOVERNANCE: con il “Patto per il turismo” si è dato un nuovo modello di governance al territorio, responsabilizzando e coinvolgendo direttamente i comuni, legato al “Patto” con l’intervento del “fondo strategico” si danno risorse ai comuni per interventi infrastrutturali che abbiano ricaduta turistica.

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