Con un’intervista esclusiva ad Oggi Cronaca, nei giorni scorsi corsi, il sindaco di Cervo, Gian Paolo Giordano, dopo aver siglato il “patto per il turismo” con la Regione Liguria, si è detto favorevole ad istituire la tassa di soggiorno sul suo Comune ma ha preannunciato che farà degli incontri con gli altri sindaci del Golfo e con gli albergatori affinché una decisione del genere sia uniforme e se possibile, condivisa fra tutti i Comuni del Golfo Dianese e, in primis, fra gli altri due comuni rivieraschi, cioé Diano Marina e San Bartolomeo al Mare.
“In linea di massima – dice i presidente degli albergatori del Golfo Dianese Americo Pilati – sono contrario all’istituzione dell’ennesima tassa tuttavia quella di cui stiamo parlando é un’altra cosa, e rientra appunto nel Patto per il Turismo con la Regione cioé un accordo che – a differenza di quanto accade in altri Comuni d’Italia in questo caso gli introiti della tassa di soggiorno dovranno obbligatoriamente essere destinati al 60% per iniziative destinate allo sviluppo turistico fra cui rientra l’apertura dello sportello Iat e al 40% per iniziativa di arredo urbano per abbellire la città.”
Su quest’ultimo settore Pilati fa una riflessione che riguarda la situazione disastrosa che riguarda l’arredo, che non sono soltanto panchine, fioriere, isola pedonale e arredamento inerente quest’ultima, ma anche insegne, lampioni e tutto ciò che può rendere armoniosa la città.
“Le insegne a Diano Marina ad esempio – aggiunge Pilati – sono disastrose e non omogenee, gran parte dell’arredamento non è uniforme ma c’è stata una proliferazione selvaggia e diseguale. Per comprende meglio cosa intendo bisognerebbe andare a visionare come sono sistemate le località turistiche del Veneto e del Trentino ad esempio e allora si capirebbe quanti interventi sono necessari per avere un arredo urbano omogeneo e più bello. Purtroppo i Comuni della Liguria, a causa del patto di Stabilità ed altre limitazioni, non hanno fondi a sufficienza da destinare al rinnovamento dell’arredo urbano, ecco perché il patto del turismo con un imposta di soggiorno non eccessiva potrebbe essere una soluzione.”
Pilati è d’accordo col Sindaco di cervo per lavorare insieme: “Se decideremo di mettere l’imposta di soggiorno come stanno facendo la stragrande maggioranza dei Comun i italiani – conclude il presidente degli albergatori – però, non sarà una cosa immediata e comunque non per l’estate 2018. Non possiamo caricare ai clienti ulteriori somme. Io credo che sarà utile incontrarci e discutere ed eventualmente applicare la tassa di soggiorno per il 2019 in modo che sai l’unico ritocco a carico degli utenti e non vada ad aggiungersi ad un incremento delle tariffe. ”
Pilati ha calcolato che fissando ad un euro la tassa di soggiorno, solo,per il Comune di Diano Marina si potrebbero avere 6-700 mila euro all’anno e di questi 300 mila destinati all’arredo urbano.
In cinque anni, secondo Pilati, si riuscirebbe a cambiare il volto della città.