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Personaggi Alessandrini: Gagliaudo il Salvatore


Gagliaudo nel corso dei secoli è divenuto un personaggio leggendario forse esistito?! Forse no!? Certo la sua leggenda è riscoperta ogni qualvolta c’è in discussione la storia della città magari nel corso della presentazione di qualcosa da riscoprire

Alessandria compie gli anni il tre maggio, nata in questo giorno dell’anno 1168 per contrattaccare l’esercito di Federico I di Hohenstaufen, meglio conosciuto come Barbarossa, sceso dalla Germania con il suo esercito, per conquistare le nostre pacifiche terre.

La ricerca si sofferma su un brano atto a definire quel momento: È nata una città./ La nostra città!/ In Lodi l’han voluta,/ questa novità/ per scelta avveduta./ Nata per contrastar/ Federico I, il Barbarossa/ venuto qui a comandar.

L’intenzione del conquistatore è quella di cercare amicizia con il potente Marchese del Monferrato, in merito ragiona al par del pontefice Alessandro III: non si sa mai!? È meglio essere buoni vicini di casa, tenerlo d’acconto, dimostrare d’annoverarlo fra gli amici più stretti.

Alessandria è sorta proprio per contrastare l’invasione dell’imperatore, il quale non sente ragione: … E, questa è la conferma!/ La città vuol assediar,/ fra Tanaro e Bormida si ferma,/ tutto vuol depredar, così il 29 ottobre dell’anno 1174, a sei anni e cinque mesi dal quel tre maggio 1168 della fondazione, la città è assediata. I suoi abitanti sono preoccupati intanto: .. Una voce s’ode:/“Ragazzi alla riscossa,/ questo vuol spadroneggiar,/ diamoci uniti una mossa,/ il nemico dobbiam cacciar”.

I giorni passano, così anche i mesi, finché qualcosa sembra muoversi grazie all’astuzia del personaggio il quale si presenta al Consiglio dei Sapienti per proporre il suo progetto, immediatamente approvato: …  Alessandria ahi, è assediata…/ Gagliaudo rimpinza la giovenca,/ a malincuore l’ha inviata/ nel prato ove, a fatica, s’avventa, quasi a presagire la triste sorte …proprio per esser catturata!

Il 12 aprile dell’anno 1175, a poco più di sei mesi dall’infernale assedio .. Gli agguerriti soldati,/ la trovano ben nutrita,/ da giorni son affamati,/ così le tolgono la vita./ La sventrano sconcertati!:/ “la Città è ben nutrita! …/ dicono, … svelti, scappiam sconsolati.”/ Alessandria, così,  torna alla consueta vita. La leggenda è contradditoria sull’abbattimento, o meno dell’animale; in base ad un recente accredito, Gagliaudo avrebbe detto all’Imperatore: la vita d’una mucca è sacra, la verità si può scoprire senza nessuna vittima poiché, il ruminato alla lunga esce. Basta aspettare! Quando uscì la “sostanza”, si constatò la sincerità del pastore.

La figura del nostro contadino – pastore è passata alla storia della città. La sua famiglia, quella degli “AULARI”, pare fosse di origine nobile, sono ricordati come persone di elevato ingegno: gli alessandrini, a questo loro avo, gli sono riconoscenti, in sua memoria hanno dedicato un telamone posizionato nell’angolo della nostra Cattedrale in piazza Giovanni XXIII con via Parma, un’asse viario in centro città, da ultimo il monumento posto a fianco il Duomo, opera di Sandro Chia scoperto proprio il 3 maggio 2007.

 Franco Montaldo 


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