Parte dal Comune di Cervo l’iniziativa per istituire l’imposta di soggiorno che alberghi e strutture ricettive dovranno chiedere ai turisti che decideranno di trascorrere le vacanze nei Comuni del Golfo dianese, o almeno nei tre comuni principali: Diano Marina, San Bartolomeo e appunto, Cervo.
Lo annuncia il sindaco di Cervo, Gian Paolo Giordano.
Il Comune di Cervo, infatti, nell’ultima riunione della Giunta Comunale ha deciso di aderire al Patto per lo sviluppo strategico del Turismo in Liguria, che prevede una serie di interventi (che potete leggere in un altro articolo) fra cui l’applicazione di una tassa di soggiorno i cui introiti dovranno essere utilizzati al 60% a seguito con le associazioni locali più rappresentative delle strutture ricettive per la promozione dell’accoglienza, la comunicazione e il marketing o per la realizzazione di eventi ad elevata valenza turistica come ad esempio Cervo ti Strega o il festival internazionale di Musica da Camera.
Il 60% potrà anche essere destinato alla copertura delle spese per l’Ufficio Iat di Informazioni Accoglienza Turistica mentre il restante 40% dell’imposta di soggiorno, verrà utilizzato dal Comune per migliorare il decoro urbano del paese o per investimenti di valenza turistica.
L’imposta di soggiorno, oltre che a tutte le strutture ricettive verrebbe applicata anche agli appartamenti ammobiliati ad uso turistico in base alle aliquote decise dal Comune.
“La sottoscrizione del Patto per lo sviluppo turistico – però – dice il sindaco di Cervo Gian paolo Giordano – non obbliga il Comune ad istituire l’imposta di soggiorno, per cui, per ora, sottoscriviamo il Patto con gli altri impegni, ma prima di applicare eventualmente l’imposta di soggiorno, vogliamo sentire cosa ne pensano gli altri comuni e gli albergatori.”
Giordano è convinto che, visti i continui costi per sostenere il turismo e in particolare l’Ufficio Iat, l’istituzione dell’Imposta di soggiorno, sia inevitabile.
“La applicano moltissimi Comuni in Italia – aggiunge il primo cittadino di Cervo – e può rappresentare sicuramente un aiuto importante per cui nelle prossime settimane abbiamo intenzione di organizzare degli incontri con gli albergatori e con gli altri Comuni del Golfo Dianese per verificare questa opportunità.”
Per ora insomma cervo non applicherà l’imposta perché sarebbe utile che anche altri comuni e gli albergatori fossero d’accordo ma il dado è tratto.