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A Diano Marina il campione di Tennis Omar Camporese giocherà gratis con grandi e piccini. Grande evento aperto a tutti

Loris Leone

Dopo Adriano Panatta, un altro campione del Tennis solcherà i campi del Vip Tennis Club di Diano Marina: è Omar Camporese, grande tennista italiano degli anni novanta, numero 18 al mondo nella classifica Atp vincitore di due tornei Atp e recordman delle partite tennis fra le più lunghe della storia fra cui una durata oltre 6 ore.

Questo straordinario tennista italiano all’età di 49 anni sarà a Diano Marina domenica 3 dicembre dalle 9,30 alle 12,30 per  giocare gratuitamente con grandi e piccini in uno stage gratuito di tennis offerto dal Vip tennis Club di Diano Marina dal titolo “Tennis in Tour”.

Il programma della giornata prevede dalle 9 un incontro con giornalisti e personalità locali  e a seguire dalle 9,30 allenamenti e partitelle iniziando dai bambini di 6 anni per poi proseguire con gli adulti.

“Le prime due ore – dice il responsabile del Vip Tennis Club di Diano Marina Loris Leone – saranno dedicate a bambini e ragazzi fino a 14 anni, mentre nell’ultima ora l’allenamento è riservato a tutti gli altri, adulti compresi. La partecipazione è gratuita e sono invitati tutti anche coloro che non frequentano il centro sportivo o la scuola di tennis. Noi crediamo nel tennis e abbiamo deciso di offrire gratis questo evento che è il secondo in due anni. Speriamo possa diventare una tradizione.”

E’ quello che sperano anche i molti appassionati di tennis del Golfo Dianese che al Vip Tennis club in via Lucus Bormani possono trovare un ambiente accogliente e ospitale dove non si gioca solo a tennis ma si cerca di coniugare sport, passione esperienza, stage ad alto livello come quello con Omar Camporese e  e divertimento in un unico mix.

PER CHI NON RICORDA CHI E’ OMAR CAMPORESE  

Omar Camporese

Raggiunse la prima finale di un torneo ATP nel 1990 a San Marino, dove fu battuto da Guillermo Pérez Roldán per 6-3, 6-3. Nel 1991 Camporese vinse il suo primo torneo, a Rotterdam, imponendosi in finale su Ivan Lendl per 3-6, 7-6, 7-6. Nel 1992 si aggiudicò il suo secondo torneo, a Milano, battendo in finale il croato Goran Ivanišević per 3-6, 6-3, 6-4.

Il suo miglior risultato in una prova del Grande Slam lo ottenne nel 1992, quando all’Australian Open raggiunse gli ottavi di finale prima di essere estromesso per mano di Ivan Lendl (7-6 6-1 6-3 il punteggio). Viene anche ricordata la prestazione al secondo turno dello stesso torneo dell’anno precedente, quando costrinse il futuro vincitore Boris Becker a una maratona di 5 ore e 12 minuti che vide vincere il tedesco per 14-12 al 5º set (e lo impegnerà severamente anche in Coppa Davis qualche settimana dopo). Sempre nel 1992 è assoluto protagonista in Coppa Davis a Bolzano contro la Spagna. L’Italia supera gli iberici 4-1 e Camporese porta 3 punti: vince i singolari contro Sergi Bruguera 6-4 6-1 4-6 6-1 ed Emilio Sánchez 6-0 6-2 6-4 e il doppio in coppia con Diego Nargiso.

Sfortunato il match successivo dell’Italia di Panatta a Maceiò contro il Brasile di Jaime Oncins. Camporese vince il primo singolare contro Luis Mattar 6-3 5-7 6-4 6-7 6-4 e concluso dopo 6 ore e 5 minuti. È uno dei match più lunghi in termini di durata di sempre in Coppa Davis. L’Italia verrà eliminata dal Brasile 3-1. Nel corso della stagione 1993 fu vittima di un infortunio che lo tenne lontano dai campi per sei mesi. Non riuscì più a tornare ai livelli precedenti, escludendo i quarti di finale della Coppa Davis del 1997, allorché il capitano non giocatore Adriano Panatta lo volle per contrastare gli spagnoli sul velocissimo (e adatto al suo gioco) sintetico di Pesaro: Camporese rispose sconfiggendo in 5 set il favoritissimo Carlos Moyá per 6-7 6-7 6-1 6-3 6-3. L’Italia vinse poi il confronto per 4-1.

Nel corso della sua carriera Camporese ha conquistato due titoli nel singolare e cinque titoli nel doppio, raggiungendo nel 1992 il n. 18 della classifica mondiale del singolo e il n. 27 di quella del doppio. Ha in varie occasioni rappresentato l’Italia nella Coppa Davis sia in singolo che in doppio (con Cristiano Caratti e Diego Nargiso). Ha raggiunto anche due volte i quarti agli Internazionali d’Italia nel 1989 e nel 1990 venendo eliminato da Alberto Mancini e da Andrés Gómez. Ha abbandonato l’attività professionistica nel 2001.

 

Omar Camporese in una delle sue tante vittorie

 

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