“Che le persone con disabilita’ e le loro famiglie fossero invisibili per l’amministrazione comunale non é certo una novità per Imperia, ma che non ci fosse il minimo senso civico per una categoria di persone così numerosa che sta’ lottando per il riconoscimento della figura del caregiver da più di 20 anni, ancora, nonostante tutto, mi lascia quell’ amaro in bocca che ti toglie ogni fiducia verso le istituzioni.”
Lo sfogo è dell’associazione “La Giraffa a rotelle” di Imperia che da molto tempo si occupa dell’assistenza ai disabili e nasce dalla necessità, appunto, di riconoscere il caregiver, un termine anglosassone entrato ormai stabilmente nell’uso comune che indica “colui che si prende cura” e si riferisce naturalmente a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile.
L’associazione “preme” perché questa figura venga riconosciuta anche ad Imperia e la delusione dell’associazione nasce dal fatto che l’argomento non sarà portato all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Imperia, non solo ma la responsabile dell’associazione si lamenta per la scarsa considerazione avuta da parte del Comune.
“La Giraffa a Rotelle – aggiungono i componenti dell’associazione – il 25 settembre scorso ha protocollato (una copia al Sindaco, una copia all’ assessore Risso addetto alle politiche sociali ed una copia al signor Parodi Presidente del consiglio comunale.) una richiesta sull’argomento ma dd oggi, nessuno di loro o altri membri della giunta, ha avuto la voglia o l’educazione di risponderci. A quanto pare gli argomenti come quello del riconoscimento della figura del caregiver familiare…..non interessa! Siamo delusi ed arrabbiati, nonostante la promessa (informale e a parole, ma per noi quelle valgono) di presentarlo al prossimo consiglio comunale, i fatti dicono chiaramente che l’ amministrazione imperiese non ha alcuna voglia di appoggiare l’iniziativa. E non siamo degni, a quanto pare, neanche di risposta.”
L’associazione è demoralizzata: “Purtroppo – concludono – la realtà, ancora una volta schiaffeggia quella parte dei cittadini che forse più di altri, ha bisogno di un’ amministrazione che faccia il suo lavoro, Siamo dispiaciuti perché si tratterebbe, infatti, soltanto di dare l’ appoggio, come già fatto da tantissimi altri Comuni in Italia, al ddl 2128 della Senatrice Bignami sul caregiver.”
L’associazione lamenta anche, a suo dire, la scarsa considerazione del Comune alle richieste che gli autobus diretti al nuovo Palasalute e alla stazione ferroviaria , siano dotati di pedana (funzionante) per consentire a tutti – disabili compresi – di raggiungere quei luoghi pubblici.