“Così diamo un segnale importante al Governo sul fronte dell’autonomia delle regioni: la legge sui balneari che abbiamo votato in Consiglio regionale, con il riconoscimento della specificità della categoria, il prolungamento delle concessioni e la messa a disposizione di nuovi spazi di arenili, è un giusto compromesso di come debba essere affrontata l’applicazione di una direttiva europea, la Bolkestein, in Italia che rischia di essere molto penalizzante per i balneari”.
Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’approvazione avvenuta nell’Assemblea legislativa ligure delle due proposte di legge relative alla tutela dei balneari.
“Sono molto soddisfatto dell’approvazione avvenuta oggi, con una maggioranza trasversale, delle due proposte di legge, per riconoscere e tutelare le imprese balneari dai rischi della direttiva Bolkestein – ha aggiunto l’assessore regionale al Demanio Marco Scajola – Fin dal nostro insediamento, come Giunta, abbiamo ritenuto fondamentale mettere in atto iniziative legislative per sostenere le imprese balneari, in un momento caratterizzato da un vuoto normativo nazionale che rischiava di penalizzare il loro lavoro. Successivamente, con il coinvolgimento del territorio, delle associazioni e del consiglio regionale, le due proposte di legge hanno ottenuto un’ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche. A dimostrazione dell’importanza di questa iniziativa legislativa, unica in Italia, che vuole portare la tipicità dei balneari liguri su un tavolo nazionale”.
“Si tratta di due testi importanti in materia di demanio marittimo e di tutela delle imprese balneari che hanno richiesto un lungo lavoro e che sono stati ampiamente condivisi – ha specificato Scajola – Segno che la materia è molto sentita e partecipata dal territorio e che vi era una grande necessità di un intervento legislativo da parte di Regione Liguria”.
Le due proposte approvate dall’Assemblea legislativa riguardano: da un lato la direttiva Bolkestein, prevedendo l’estensione della durata delle attuali concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative per trent’anni, riconoscendo anche il principio del legittimo affidamento; dall’altro la qualificazione e la tutela delle imprese balneari liguri, sia dal punto di vista economico culturale, sia per il valore e la loro tipicità.
Era stato l’assessore regionale al Demanio, Marco Scajola a dare il via all’iter di costruzione dei due ddl sulla scia anche delle iniziative delle Associazioni di categoria contro la cosiddetta direttiva Bolkestein che prevede l’obbligo di gare europee per la gestione dei litorali. “Siamo i primi che entriamo con una nostra legge nel tema del principio della proroga trentennale e del legittimo affidamento delle imprese balneari a chi da anni li gestisce, inoltre abbiamo voluto approvare una norma chiara ed unica che riconosce il valore, non solo economico ed imprenditoriale dei balneari, ma anche la loro tipicità culturale ligure e l’importanza sociale che ricoprono nella nostra comunità. Già altre regioni mi hanno contattato per avere le nostre proposte di legge. Non posso che ringraziare tutti per la collaborazione”, spiega Scajola.
Una sorta di salvagente per i gestori degli stabilimenti balneari, tenendo conto dell’alto numero di concessionari presenti in Liguria, quasi 4000, in grado, in qualche modo, di bloccare gli effetti della direttiva europea e garantire un futuro ad aziende del territorio che da anni effettuano investimenti importanti e che sono fondamentali nel rilancio turistico della Liguria.