Site icon Oggi Cronaca

Il Sindaco di San Bartolomeo dimostra di avere gli attributi e invita Regione, Prefetti, Enti e le Associazioni a “muoversi rapidamente” per trovare soluzioni al problema acquedotto


Finalmente una netta e chiara presa di posizione di uno dei sindaci del Golfo Danese, Valerio Urso di San Bartolomeo al mare, contro le continue rotture dell’acquedotto del Roja che lasciano senz’acqua per molte ore, tutti gli abitanti del Golfo Dianese.

Urso tira fuori gli attributi e con una lettera di grande intensità (che pubblichiamo integralmente a fine articolo) inviata al presidente della Regione Liguria, a cinque assessori regionali, al responsabile regionale del Territorio, ai Prefetti e ai presidenti di Imperia e Savona, ai sindaci dei Comuni del Golfo più Andora, a Rivieracqia, Albergatori, Commercianti,  Consumatori e Assoutenti, invita tutti a creare un un “Tavolo istituzionale per l’acquedotto calamità”.

Valerio Urso non le manda a dire: “Abbiamo il dovere – dichiara- di mettere in atto tutte le possibili iniziative per scongiurare ciò che rischia di tramutarsi in catastrofe”
“Il deficit strutturale dell’acquedotto Roja sta assumendo connotati da “calamità”. Ho scritto alla Regione, ai Prefetti, ai Presidenti delle Ammininistrazioni provinciali di Imperia e Savona, all’ANCI, affinché venga creato un “Tavolo istituzionale di coordinamento”  aperto a tutti gli Enti, Organi di Governo, Associazioni di categoria, il Dipartimento di Protezione Civile, la Conferenza Stato-Regioni. Occorre muoversi rapidamente e in armonia per non veder vanificati decenni di lavoro e per non ritrovarci ulteriormente senz’acqua e senza risposte”.

Con queste parole pesanti come macigni il Sindaco di San Bartolomeo al Mare, Valerio Urso, passa all’azione e chiama a raccolta tutti gli Amministratori liguri: “L’acquedotto è in condizioni fatiscenti – conclude- e noi abbiamo il dovere di mettere in atto tutte le possibili iniziative per scongiurare ciò che rischia di tramutarsi in catastrofe. Creiamo un tavolo, valutiamo le proposte, andiamo a cercare le risorse. Non possiamo andare avanti in attesa che altri guasti ci ricordino che la situazione è insostenibile”.

Di seguito il testo integrale della lettera

Exit mobile version