Il turismo a Sanremo precipita. Lo abbiamo scritto in QUESTO ARTICOLO ma quali sono le cause?
Un’analisi dettagliata arriva da Alessandro Condò, coordinatore provinciale del Movimento Sociale – Destra Nazionale: “A Sanremo – dice Condò – una sola certezza: l’arrivo dei migranti. Negli ultimi 30 anni chiusi negozi, cliniche, asili, ospedali, centri di riabilitazione, oltre che numerose aziende.
Prossima chiusura, polo universitario di Bussana. Dopo le facoltà di Radiologia e Scienze Infermieristiche, la prossima ad andarsene sara’ quella di Fisioterapia.I giovani studenti di Sanremo ringraziano.”
Ma Condò non si ferma qui e va oltre: “Gli ultimi provvedimenti presi sulla sicurezza – aggiunge -non faranno altro che penalizzare sia le vie limitrofe sia lo stesso mercato. Non si può paralizzare una città in questo modo.Penso che sarà inevitabile ritornare seriamente a valutare l’ipotesi molto sensata di spostarlo davanti alla vecchia stazione ferroviaria. Sarebbe intanto un incentivo a riqualificare l’intera zona, oltre al fatto di avere a disposizione un area più attrezzata, più spaziosa e più sicura.”
“Piazza Eroi, Via Martiri e Via Agosti – conclude Condò – devono essere oggetto di interventi mirati a livello di arredo urbano che consentano finalmente di ridare lustro a vie che hanno fatto la storia del commercio a Sanremo, e che da troppo tempo non godono più dell’attenzione che meriterebbero. Questo, unitamente ad una politica di prezzi calmierati da parte dei proprietari dei negozi (troppi negozi ancora chiusi sia per la crisi e sia per le richieste troppo esose) consentirebbero a queste vie di proseguire al meglio il cammino verso una rapida ripresa che di fatto e’ già in corso.”
Piccoli interventi che potrebbero iniziare un percorso di riqualificazione della città prima che qualcuno decida di spostare anche una delle poche risorse rimaste, cioé il festival della Canzone Italiana.