Site icon Oggi Cronaca

Il rapporto tra cinema e musica negli anni Ottanta secondo gli esperti Davide Novello e Sofia Falchetto

La particolarità degli anni Ottanta, per quanto riguarda il settore cinematografico, è stata la crescente scoperta delle potenzialità che la settima arte poteva ricavare dalla sua unione con la musica, e quindi anche la presa di coscienza da parte dei musicisti di quanto il mezzo filmico poteva portare a loro vantaggio.

Abbiamo deciso di riflettere su questo rapporto proponendo ai visitatori di Autunniamo un percorso articolato in quattro fasi. La prima ha per protagonisti i film che si avvalgono della musica all’interno della narrazione, con un focus particolare sui musical di quegli anni (The Blues Brothers, Dirty Dancing, ecc.).

In seguito, saranno al centro dell’attenzione le colonne sonore realizzate da alcuni dei più grandi compositori per il cinema e non solo: si tratta di musiche che commentano le sequenze più salienti del film e che sono entrate a far parte dell’immaginario anche di chi non ha visto le pellicole (Momenti di gloria, C’era una volta in America , la saga di Indiana Jones, ecc.).

La terza sezione si occupa della diffusione dei video musicali, conseguentemente alla nascita di canali come MTV e Deejay TV, che permettono il fiorire di questo nuovo genere in cui è l’immagine a commentare il brano sonoro, al contrario di quanto accade al cinema: artisti come Michael Jackson, Madonna e i Duran Duran sfruttano le possibilità del mezzo visivo per promuovere la loro musica e costruire il proprio personaggio.

Infine, abbiamo trovato curioso notare come spesso oggi cinema e televisione affrontano gli anni Ottanta proprio sotto la chiave di lettura del rapporto tra musica e film, e quindi esplorare il segno che questa relazione ha lasciato in produzioni contemporanee (Sing Street, Stranger Things, ecc.).

Ci auguriamo che l’esperienza che proponiamo riesca a far ricordare i momenti più felici di chi ha vissuto gli anni Ottanta e incuriosisca i più giovani a riscoprirli, almeno in parte.

Sofia Falchetto e Davide Novello


Exit mobile version