Fino a pochi anni fa una cosa del genere avrebbe fatto un tale scalpore da scomodare i più altri politici e la chiesa nelle sua più alte sfere, oggi rischia di passare come una cosa normale.
Ci riferiamo ad un supermercato che nell’ambito di una sua campagna pubblicitaria ha deciso di utilizzare un’immagine della chiesa di Sant’Antonio Abate di Dolceacqua, ma ha cancellato la croce sul tetto della facciata e quella sul tetto del campanile “Per non urtare la sensibilità dei clienti di fedi religiose diverse, in particolare i musulmani.”
Cioé noi rinunciamo alle nostre tradizioni millenarie, ai simboli del nostro Paese, alla nostra storia per una minoranza di un popolo straniero?
Se non è invasione (a livello psicologico) già questa, che cos’é?