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Tortona cambierà il modo di raccogliere i rifiuti e lo farà entro dicembre 2018. La situazione spiegata dall’assessore Davide Fara

A che punto è l’iter per adottare il nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta, meglio conosciuto come “Metodo Contarina” che dovrebbe andare a regime entro i,l 31 dicembre 2018.

Lo spiega l’assessore Davide Fara con un articolato intervento.

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Davide Fara

Con Deliberazione dell’Assemblea n.14 del 10 giugno 2016 il CSR  disponeva l’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto rifiuti relativo all’area Novese e Tortonese aggiornando il termine di scadenza delle concessioni in  essere in favore della Società Gestione Ambiente.

In pari provvedimento veniva dato atto che il sistema sarebbe andato a regime entro il 31/12/2018; nel periodo transitorio  i servizi erogati sarebbero stati quelli già in essere nel 2015.

A questo fecero seguito incontri con Gestione Ambiente così da confrontarsi sulle problematiche al fine di predisporre il progetto esecutivo in base alle richieste emerse (spazzamenti extra, ingombranti PaP), il tutto nel rispetto delle tempistiche prefissate.

Durante lo svolgimento degli incontri sono emerse preoccupazioni in merito al mantenimento qualitativo dei servizi oggi prestati, al possibile aumento di costo riferito ai servizi accessori e ad alcuni rischi da valutare; quanto meno nella fase di avvio del nuovo sistema.

Ai fini di una migliore definizione del nuovo contratto tra CSR e Gestione Ambiente per la gestione del servizio di raccolta e trasporto dei RSU, l’A.C. richiamava l’attenzione su di alcuni aspetti gestionali quali l’eliminazione del servizio di ritiro domiciliare gratuito degli ingombranti, la considerevole riduzione del monte ore riconosciuto in tariffa per lo spazzamento meccanizzato e la pulizia del territorio (netturbino di quartiere), la mancata individuazione del servizio di raccolta domiciliare degli olii vegetali ed altro ancora,.

Ciò in quanto preoccupata delle possibili implicazioni di natura finanziaria correlate a tali servizi aggiuntivi, nell’ottica di un contenimento degli ulteriori costi che sarebbero potuti andare a gravare a carico dell’A.C. e, per ricaduta, dell’utente.

Sono inoltre emerse apprensioni sulle tempistiche di attuazione del piano con il timore concreto, perché dimostrato in territori molto vicini a noi, che la frettolosa introduzione non adeguatamente supportata da una campagna comunicativa e informativa potesse creare disorientamento e disagio nell’utenza con rischio di sprechi di denaro e, ancor peggio, fallimento degli obiettivi ambientali a cui questa Amministrazione non vuole rinunciare.

Le problematiche rilevate venivano portate all’evidenza del CSR esprimendo preoccupazioni in merito alla complessità del progetto ed al relativo impatto sula popolazione, alla necessità di mantenere e semmai migliorare gli standard del servizio, e sul possibile rischio di un aumento dei costi in particolare nel primo periodo dell’attivazione del servizio.

In parallelo, rispetto allo sviluppo delle attività preliminari del progetto, sono state pertanto effettuate verifiche ed approfondimenti finalizzati ad individuare  possibili soluzioni migliorative che, pur in piena adesione agli obiettivi generali di progetto (l’A..C. continua a perseguire i suoi obiettivi di mandato  e tra questi l’avvio del PaP spinto), consentissero di attenuare/minimizzare gli impatti sui cittadini..

Gli esiti di tali attività sono stati quindi proposti da Gestione Ambiente e discussi con i comuni sia di centro zona che di sub-ambito, giungendo ad una proposta di rimodulazione del progetto che, tenendo conto delle peculiarità del nostro territorio, consentirebbe di gestire al meglio il cambio culturale richiesto ai cittadini, nonché di diluire e gestire al meglio le rischiosità individuate.

Veniva prodotta infine una proposta di rimodulazione del progetto esaminata nella seduta di Giunta del  6 giugno 2017 cosi’ concepita:

–  ritaratura degli obiettivi quantitativi in ottemperanza al piano Regionale

– scaglionatura degli avviamenti del sistema su almeno due anni, dando priorità ai comuni più avanzati nella differenziazione

– gradualità nell’applicazione della tariffa puntuale, facendola precedere da almeno un anno di mantenimento dell’attuale tariffa permettendo così una raccolta dati più accurata e simulazioni più realistiche.

Pur comprendendo che la materia si presta a discussioni e a volte può travalicare in strumentalizzazioni, ci tengo a sottolineare che l’Amministrazione non ha mai e non metterà mai in discussione gli obiettivi di raccolta differenziata spinta e di tariffazione puntuale.

Sta solo lavorando con decine di Comuni e realtà territoriali a volte profondamente disomogenee affinchè questo progetto e questi obiettivi vengano raggiunti “al meglio” e non solamente “in tempo” ristretto a scadenze che, peraltro, si sono dati i Comuni stessi in sede di Assemblea del CSR quando non avevano piena consapevolezza di tutte le complessità e ricadute gestionali che questo progetto avrebbe comportato.

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