Anche Unioncamere Liguria commenta gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale – che noi abbiamo pubblicato una decina di giorni fa – che rilevano un buon inizio della stagione estiva, sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze.
“Dopo il successo dei ponti primaverili – afferma l’Assessore Regionale al Turismo Gianni Berrino – anche l’inizio d’estate ha portato in Liguria un numero record di visitatori con picchi importanti in alcune località delle Riviere. Con “#lamialiguria estate” siamo fiduciosi che potremo raggiungere ulteriori risultati importanti per il nostro territorio: questo significa, oltre che valorizzazione del territorio, anche posti di lavoro e volano economico per tutto l’indotto”.
Dall’analisi delle tipologie delle strutture ricettive si rileva che le strutture alberghiere hanno registrato un aumento degli arrivi pari all’8,1% e delle presenze pari al 3,3%, mentre le strutture extralberghiere hanno raggiunto +16,5% negli arrivi e +12,5% nelle presenze.
Dall’analisi della provenienza dei turisti si rileva che la componente nazionale ha registrato nel mese di giugno un aumento pari al 13,0% per quanto riguarda gli arrivi mentre le presenze si sono fermate al +4,6%; i clienti stranieri, che numericamente stanno raggiungendo gli italiani, sono cresciuti del 7,3% e le giornate di presenza del 9,5%.
“La Liguria piace – aggiunge il Responsabile di Unioncamere Liguria Giorgio Marziano – e i numeri lo dimostrano: nonostante la forte componente degli stranieri, stiamo assistendo, già a partire dall’anno scorso, ad un recupero dei nostri connazionali che stanno riscoprendo il nostro territorio, apprezzando i prodotti che sappiamo offrire. Occorre, ora più che in passato, riuscire a fidelizzare questi clienti
migliorando e diversificando l’offerta di prodotti, per far diventare il turismo uno dei settori di traino per la nostra economia.”
Entrando nel dettaglio delle provenienze estere, la Germania con 182mila presenze si conferma al primo posto, con una crescita del 64,7%; seguono la Svizzera (+16,6%) e gli Stati Uniti (+3,4%). La Francia scivola al 4° posto (+5,8%).
Da segnalare il mercato russo in forte espansione (+24,3%).