La Giunta Capacci prende in giro gli imperiesi. Aderire al sistema Sprar che alimenta il business immigrati non è soltanto deleterio, ma nel nostro caso appare anche una beffa perché appena due settimane fa avevamo depositato in Comune ad Imperia, alla presenza del Sindaco, circa 800 firme contro l’insediamento di un centro per migranti nell’ex Caserma Crespi.
Anziché aiutare i concittadini in difficoltà che non riescono neanche a mettere insieme il pranzo con la cena, i buonisti della Giunta Capacci hanno deciso di sostenere il business di varie onlus e coop.
Sotto il profilo dell’accoglienza, Imperia ha già dato fin troppo e l’intera provincia è vittima del caos migranti che si riverbera anche sul nostro territorio cittadino perché molti richiedenti asilo o clandestini respinti al confine poi vagolano per la nostra città. Basta andare a vedere gli arrivi nella nuova stazione ferroviaria, peraltro ancora sguarnita dell’ufficio Polfer che abbiamo richiesto da tempo.
Sui migranti occorre fare chiarezza. Secondo il Commissario all’Immigrazione della UE, solo il 20% di loro – o anche meno – risulta regolare ed avente diritto allo status di rifugiato. Gli altri sono irregolari perché non scappano da guerre o persecuzioni. Chi chiede legalità non è razzista.
Chiediamo quindi al Sindaco Carlo Capacci di riferire alla cittadinanza quanti migranti, in totale tra sistema Cas e sistema Sprar, risultano accolti nella nostra città e di che cosa si occupano. Qui se ne vedono in giro sempre di più, il degrado aumenta e non si sa bene chi li debba controllare, né in che modo gli enti od associazioni competenti garantiscano la loro cosiddetta integrazione nel tessuto sociale del territorio.
Vorrei ricordare alla maggioranza che sostiene la Giunta Capacci, che secondo il Ministero dell’Interno aderire al sistema Sprar non mette al riparo il Comune sul numero di migranti che potranno arrivare con le nuove ondate di sbarchi. Infatti, tale sistema di accoglienza non garantisce assolutamente una quota massima e quindi, allo stato delle cose, il loro numero aumenterà ogni giorno di più.
Invece, rifiutando di aderire al sistema Sprar il Comune di Imperia avrebbe potuto opporsi all’invasione con ogni legittimo mezzo, come peraltro hanno già fatto altri Comuni dal Sud al Nord Italia.
Siamo pronti a raccogliere altre firme e ad organizzare manifestazioni contro il business immigrati e questo sistema di accoglienza senza regole”.
Giulio Filieri, segretario Lega Nord Liguria sezione di Imperia