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A Sale la padrona di casa toglie l’acqua a mamma e 4 figli perché non pagano l’affitto. Il padre è morto


A Sale, una famiglia marocchina è da due giorni senz’acqua perché la proprietà dell’alloggio ha deciso di chiudere con un lucchetto l’accesso al contatore dell’acqua

La famiglia è composta da madre più quattro figli di cui due minorenni. Nel dicembre del 2016, ha avuto un grave lutto per la morte del capo-famiglia, marito della donna e padre dei 4 figli nonché unica  persona che lavorava.

Di qui, si sono create una serie di difficoltà economiche per i famigliari residenti.

Con l’aiuto del CISA, la famiglia, per quanto possibile, ha fatto fronte agli oneri degli affitti e delle utenze. Nonostante ciò, la proprietaria dell’immobile , ha avviato lo sfratto dell’abitazione occupata dalla famiglia  in via Mentana  e, nonostante sia intervenuto un accordo formalizzato dalle parti davanti al giudice per non rendere esecutivo lo sfratto fino ad ottobre 2017, la proprietaria dell’immobile ha deciso “motu proprio” di farsi giustizia da sola chiudendo i rubinetti, con lo scopo fin troppo evidente di mettere le persone nella condizione di lasciare anzitempo l’abitazione.

Ora, al di là del buon senso che manca, l’acqua, come lo stanno dimostrando anche i fatti di questi giorni, costituisce un minimo vitale essenziale e indispensabile per qualsivoglia persona, tantopiù se si tratta di minori.

Contattati i Carabinieri della Stazione di Sale al fine di presentare opportuna denuncia, ci è stato risposto che non c’erano gli estremi per una denuncia; la stessa cosa, con l’aggravante di “andare a prendere l’acqua alla fontana”, è stata la risposta del vigile urbano presente alla Stazione di Sale in data odierna; il Comune di Sale è, invece, chiuso per la festività del Santo Patrono, Sant’Anna, per cui il problema è rinviato a domani.

Si tratta di una situazione gravissima che viene trattata con estrema disinvoltura, se non fosse per il fatto che può pregiudicare la salute e l’incolumità degli attuali inquilini dell’alloggio.

Come Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia denunciamo questo grave atto di “giustizia fai da te”, ancora una volta contro immigrati e povera gente e comunichiamo la nostra intenzione di avvalerci di tutte le sedi legali e non, per rendere godibile il diritto elementare all’acqua, un diritto dell’umanità.

Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia



 

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