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Personaggi Alessandrini: Roberto Fribus e l’Horse-Ball


L’ Horse – Ball: è un intreccio fra cavallo uomo palla disciplina sportiva presentata in occasione delle giornate d’equitazione svoltesi nella nostra città. Opportuno l’incontro con il responsabile della nostra zona, Roberto Firbus per comprendere le diverse analogie con la palla canestro

L’incontro con Roberto Firbus è avvenuto nella sua officina di elettrauto, ubicata ai margini del centro storico della nostra città, un luogo di lavoro, a ben osservarlo, dove c’è l’anima del personaggio, in un panorama da osservare attentamente, attraverso le immagini esposte.

I modellini delle auto, delle moto più significative della nostra storia motoristica, ci sono tutti; in particolare emergono le 500, le vespe, di cui vi sono esemplari riprodotti di notevole pregio storico, … qua e là, qualche fotografia di cavalli non manca. Argomenti molto legati fra loro.

Egli, quindicenne, lavora presso importanti laboratori, tanto da formarne il suo ove ricorda con nostalgia le vecchie auto quando era possibile riparare i vari componenti … adesso … si tratta di mera sostituzione dei particolari … Vi sono alcuni clienti possessori d’auto d’epoca .. mi permette di rivivere le antiche sensazioni provate da ragazzo quando lavoravo sulle stesse.

L’Horse – Ball, invece, è la disciplina sportiva di cui è appassionato responsabile nata in Francia, attorno agli anni ’70, sviluppandosi in tutt’Europa: in Austria, Belgio, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, ec…

La popolarità, nella nostra Penisola, arriva nel 1989 controllata dall’Associazione Nazionale Horse-ball, ove s’è sviluppata la promozione della disciplina arrivata nelle principali scuderie, con il patrocinio della Federazione Italiana Sport Equestri, FISE, s’interessa di questo sport direttamente, dal 1995.

La disciplina dell’Horse-ball è di squadra, collegata all’equitazione, al gioco della palla, concentrata sul dinamismo, offre momenti di spettacolo caratterizzati dall’incontro di due squadre, composte da 4 cavalieri ciascuna, più due riserve.

Il terreno di sfida è un campo rettangolare, dalle dimensioni comprese fra i 60 e 75 metri di lunghezza, per una larghezza variabile da 20 a 30 metri.

Gli atleti, componenti le due squadre, tentano d’impossessarsi della palla, rimanendo in sella, senza mettere piede a terra, passandosi almeno tre volte la sfera, fra i compagni, prima di centrare il canestro, posto al centro del lato minore del campo, del diametro di un metro, elevato da terra ad un’altezza di 4,50 m. per i cavalli; un metro in meno quando gareggiano i ponies.

La competizione è articolata in due tempi, da 10 minuti ciascuno, con un intervallo di 3 minuti.

La bardatura dei cavalli non richiede particolari accessori; i punti più vulnerabili sono protetti, per il resto sono molto importanti i paraglomi, le fasce, etc…

Le staffe sono unite dalla cinghia di ramassage, in cuoio, per permettere al fantino i bruschi movimenti intesi a raccogliere la palla sul suolo, pur rimanendo in arcione.

La sfera, oggetto della contesa, è in cuoio, racchiusa da una rete formata da sei maniglie, dello stesso materiale, le quali permettono il recupero in caso di caduta a terra. La partita è seguita da due arbitri: uno in campo a cavallo, oppure sul poni; l’altro in posizione più elevata, affinché abbia una visione globale del gioco; un terzo direttore di gara è impegnato nelle partite principali, con il compito di seguire il regolare svolgimento della competizione dall’interno, smussando gli eventuali conflitti sui giudizi d’arbitrio.

L’Horse-ball ha preso piede nella nostra Penisola, cosicché si svolge il Campionato Italiano: la Coppa Italia, con concorrenti provenienti dalla Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tanto per citare le Regioni più rappresentative.

Il Campionato Europeo, per contro, trova in conflitto importanti Nazioni come: la Francia, l’Italia, la Germania, la Gran Bretagna , la Spagna, il Portogallo, l’Austria, il Belgio.

Lo sport ha contagiato il gentil sesso, tanto da competere nel Campionato Europeo Femminile.

La nostra Provincia ha accolto questa disciplina nel 1992 a Tortona, nel Centro Ippico La Selva; successivamente a Novi – scuderia La Bellaria, nonchè a Ronco Scrivia presso il Maneggio Lo Scrivia, luoghi dove c’è sempre una persona disponibile ad informare, accogliere eventuali simpatizzanti; i cui cavalieri alessandrini, formati in queste scuole, sono addestrati da essere in competizione nei più impegnativi Campionati Europei.

Le Organizzazioni sportive, FISE compresa, stanno curando la formazione di tecnici, arbitri, animatori, ecc.. affinché la disciplina sportiva assuma sempre più incisività nel vasto mondo dello sport equestre.

                                                                           Franco Montaldo



 

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