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Nostra indagine sull’ospedale di Tortona: cosa c’è e cosa manca e come funziona a due anni di distanza dallo smembramento


L’ospedale di Tortona esiste e i servizi che ci sono funzionano bene. Questa è la notizia, poi ci sono le incongruenze e ve le raccontiamo.

A due anni di distanza dal trasferimento di tanti reparti che hanno smembrato l’ospedale “Santi Antonio e Margherita” di Tortona abbiamo effettuato una piccola indagine per vedere cosa funziona e cosa manca nel nosocomio cittadino.

Stavolta, però non lo abbiamo fatto in veste ufficiale sentendo Comune, vertici dell’Asl o Regione, ma  come semplici utenti, cioé prenotando esami e visite mediche, e approfittando di essere in incognito abbiamo girovagato qua e là per i vari reparti (ed ex) dell’ospedale.

Un giorno dedicato – oltre che agli esami di controllo che dovevamo fare di routine  –  a guardare cosa succedeva, parlando con la gente come semplici utenti pere capire cosa effettivamente pensano dell’ospedale di Tortona dopo che è stato privato di reparti importanti come Pediatria, Cardiologia, Oculistica, Otorino, Ostetricia Ginecologia e tanti altri altri.

Ma oltre a parlare abbiamo visto: ci siamo incamminati in vari reparti, abbiamo annotato le zone chiuse e siamo entrati in quelle accessibili per vedere coi nostri occhi e toccare con mano lo stato in cui si trova oggi l’ospedale di Tortona.

Ma andiamo con ordine.

 

SPAZI IMMENSI UTILIZZATI SOLO IN PARTE

Se si escludono i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina, Radiologia e Pronto Soccorso, l’ospedale di Tortona è diventato un grande e gigantesco poliambulatorio.

Ci sono ambulatori (e sale di attesa per l’utenza) quasi dappertutto perché molte stanze di degenza dei pazienti sono state trasformate, appunto, in ambulatori:  nella ex pediatria, nella ex ostetricia, all’inizio di quasi tutti i reparti e corridoi. Ci sono talmente così tanti ambulatori che è possibile averne due o tre per ogni specialità anche se per le visite di routine viene utilizzato quasi sempre lo stesso e gli altri solo in casi eccezionali. Un esempio è l’ambulatorio di oculistica: ne abbiamo contati ben tre ma uno solo era in funzione mentre gli altri – evidentemente – contenevano attrezzature particolari utilizzate solo per esami particolari. E così è per molti altri ambulatori.

Molti reparti sono praticamente chiusi perché inutilizzati come la ex cardiologia e l’ex otorino, anche se quest’ultimo, insieme ai locali adiacenti al secondo piano dovrà essere ristrutturato per ospitare la futura Fisiatria, anche se non si sa ancora quando.

 

BUONA AFFLUENZA AL MATTINO DESERTO IL POMERIGGIO

L’ospedale di Tortona (o quel che resta) funziona soprattutto al mattino quando moltissime persone si recano ad effettuare gli esami del sangue oppure viste specialistiche presso i vari ambulatori spari lungo la struttura. Così capita di attraversare lunghi corridoi incrociando qualche infermiera  per poi sbucare in una sala d’attesa con alcune persone, oppure vedere che altre sostano in un corridoio.

Un po’ di via vai, insomma c’è, anche se non è certo quello degli anni passati. L’utenza è senza dubbio diminuita di molto, ma questo è dovuto al trasferimento dei reparti, perché gli ambulatori aperti funzionano a buon regime. Le persone utilizzano gli ambulatori, che però sono aperti solo il mattino ed infatti, anche il bar all’ingresso di via XX settembre è affollato.

Completamente diversa è la situazione nel pomeriggio quando anche all’inizio dell’orario di visita ai degenti (le 18 tanto per intenderci) all’ingresso non c’è quasi nessuno e se il grande spazio delle reception non è mai stato occupato se non  sporadicamente il bar chiuso rende l’ingresso spettrale.

Al pomeriggio tutti gli ambulatori (salvo eccezioni) sono chiusi e ci sono reparti e lunghi corridoi deserti che rendono il nosocomio quasi spettrale

(Fine prima parte) 

 

 

 

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