Nel programma ricco di eventi del prossimo Festival del Libro e degli Scrittori Liguri organizzato dalla Atene Edizioni, che si svolgerà nel weekend centrale di luglio (dal 14 al 16) in tutto il borgo di Santo Stefano al Mare, non mancherà uno spazio riservato all’arte, in particolare alla fotografia d’autore, con tre esposizioni personali che regaleranno ai molti visitatori della kermesse momenti di magia e di riflessione.
Per tutti e tre i giorni dalle 10.30 alle 23.30, in piazza Cavour (sul retro del salotto letterario), sarà possibile ammirare gli incredibili scatti realizzati da Andrea Biondo, che ha dedicato questi ultimi anni e la sua instancabile passione a ritrarre la sfolgorante e misconosciuta bellezza del nostro entroterra, in particolare della Valle Argentina. “Se il paradiso esiste … è a quaranta chilometri da casa mia” è il titolo della mostra di Biondo, ed è anche l’espressione che meglio racchiude l’essenza del lavoro di questo fotografo, che racconta: “Non è una sfida, non è voglia di protagonismo, è semplicemente un’ attrazione “fatale”, qualcosa di primordiale … e la semplicità con la quale si possono capire i luoghi, la storia di questa splendida valle, mi rendono orgoglioso di essere, in qualche modo, custode di un tesoro inestimabile, un patrimonio da preservare, conscio delle potenzialità che una politica volta a valorizzarne le opportunità potrebbe offrire e, d’altra parte, palesemente geloso di tutti questi doni che tutti dovremmo aiutare a rimanere tali, semplicemente…doni. Ormai è automatico, sveglia prima dell’alba, l’attrezzatura è già pronta, macchina fotografica, kit di primo soccorso, un po’ d’acqua… è tutto quello che serve. Tante volte da solo, tantissime altre in compagnia di qualche buon amico innamorato come me. Qui nasce la mia valle, ho capito che devo avere paura, non ho mai cercato di violarla, domarla o dominarla… voglio solo che lei mi porti fin dove mi è concesso. Solo in questo modo mio figlio… i nostri figli, avranno lo stesso mio privilegio.” Da questo amore profondo per il territorio, scaturiscono immagini suggestive ed emozionanti, che rimarranno a lungo nel cuore e negli occhi dei visitatori.
Sempre dal 14 al 16 luglio, sul lungomare, sarà invece allestita la mostra fotografica “Un millesimo di emozioni” di Raffaello Bastiani, fotografo sanremese specializzato in foto sportive, soprattutto di sport estremi. Nato a Sanremo nel 1971, Bastiani si avvicina con passione alla fotografia fin dall’età di 18 anni, quando compra la prima reflex. Dopo aver appreso la tecnica, inizia ben presto a rompere gli schemi, sperimentando sia col bianco e nero che con le pellicole a colori, e per diversi anni continua questo cammino di ricerca, scattando e sviluppando in una camera da letto trasformata in camera oscura. Partendo dal fotoclub “Riviera dei Fiori”, dove può entrare in contatto dei fotoamatori più rinomati della zona e di alcuni dei grandi nomi della fotografia nazionale d’autore, frequenta workshop in giro per l’Italia, fino ad avvicinarsi al mondo del windsurf grazie agli amici e alla passione per il mare.
Contattato da Stefano Lentati, direttore della rivista Funboard, in breve ne diventa il fotografo ufficiale, iniziando una collaborazione durata più di 10 anni, che lo porta a viaggiare nei posti più belli e selvaggi del mondo e lo mette in contatto con moltissime aziende. Nel 2000 vince un concorso fotografico indetto dalla Red Bull alla quale partecipano i 13 fotografi che hanno passato la prima selezione, diventando a tutti gli effetti fotografo Red Bull Internazionale ed entrando a far parte di un team di fotografi sportivi specializzati in sport estremi. Con l’avvento della fotografia digitale, in cui la gestione dei colori passa completamente nelle mani del fotografo dallo scatto alla consegna del file, Bastiani si adegua in fretta ai nuovi strumenti e ben presto arrivano pure le prime copertine ottenute dalle digitali. Il lavoro lo fa viaggiare in tutti i continenti, e le esperienze più emozionanti sono i lavori in Madagascar, in Brasile, alle Hawaii, in Sud Africa, in Nuova Zelanda, in Norvegia, in Cina e in Russia.
Affermato fotografo internazionale (ha all’attivo diverse mostre in cornici prestigiose quali Oslo, Dubai e Rio de Janeiro) non disdegna i lavori locali con in fiori di Sanremo, con i quali i Guru internazionali creano vere opere d’arte. Si specializza quindi anche in foto still life ed allestisce uno studio fotografico dove lavora con la sua fidata assistente. Attualmente, è fotografo ufficiale del campionato del mondo di Offshore Classe Uno e Xcat.
Infine, domenica 16 luglio in Piazza Cavour dalle 10.30 alle 21 sarà visitabile la mostra fotografica “Attimi” a cura della Dottoressa Antonella Serafini. Nata a Sanremo, sposata e con due figlie, si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università di Genova, specializzandosi prima in Medicina Interna e successivamente in Malattie Apparato Respiratorio e Tisiologia presso l’Università degli Studi di Pavia; dal 1988 esercita attività medica come pneumologa presso il reparto di Pneumologia dell’Ospedale Civile di Imperia. Iscritta ad A.I.P.O. (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), appassionata di fotografia da sempre, è iscritta al Fotoclub “Evoluzione fotografica” di Imperia e ad A.M.F.I. (Associazione Medici Fotografi Italiani), ha partecipato a numerose mostre locali e ad iniziative su territorio nazionale, ultima la realizzazione del calendario 2017 AMFI.
Nella mostra “Attimi”, la fotografa coglie l’importanza dei minuscoli frammenti della realtà, dell’esprimere se stessi nel quotidiano, gettare via le maschere dell’ipocrisia. “Basta un attimo per liberarsi e non lasciarsi soffocare da quei travestimenti volutamente indossati dagli esseri umani per crearsi volontariamente delle prigioni. Essere liberi di tornare bambini per un attimo … Essere liberi di spiccare il volo e di posarsi un attimo a riposare, riflettere, in un luogo amico e sicuro, accogliente … Dedicare attimi a se stessi, concedersi l’emozione di fotografare la vita nella sua essenza”. Attimi di vita, in cui tutti potranno specchiarsi, perdersi e ritrovarsi, per proseguire alla scoperta delle innumerevoli proposte che il Festival del Libro riserverà ai suoi visitatori.