Acqui Terme.
Ancora un colpo inferto al mercato dello spaccio di stupefacenti da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NOR di Acqui Terme. Nella giornata di martedì, infatti, sono stati tratti in arresto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, E.D. 27anni e C.N.M. 23enne, entrambi residenti ad Acqui Terme. Da alcune settimane i militari del NOR avevano avviato una discreta attività di controllo dell’abitazione della coppia da cui erano stati visti più volte entrare ed uscire noti tossicodipendenti della città. Questo viavai, normalmente sintomatico di un’attività di spaccio, risultava particolarmente strano laddove sia E.D. che il compagno C.N.M. risultavano immuni da precedenti penali, tantomeno per stupefacenti. In ogni caso, dopo alcuni giorni di osservazione, i militari hanno deciso di intervenire, procedendo alla perquisizione dell’abitazione, nel pieno centro abitato di Acqui Terme. Un vero e proprio bazar della droga quello trovato all’interno. Tra salotto e camera da letto sono stati recuperati quasi 100 grammi di marijuana, una parte della quale già suddivisa in dosi, ed oltre 30 grammi di cocaina, in parte anch’essa suddivisa. Numeroso il materiale per la pesatura (bilancini di precisione) ed il confezionamento rinvenuto. Una curiosità è dovuta al fatto che le bustine che avrebbero dovuto confezionare le dosi erano “a tema” riportando su di essere il classico logo della foglia di marijuana. L’attività di spaccio della coppia si presume fiorente visto sia il valore sul mercato della droga sequestrata (quasi 4000 euro complessivamente) sia anche la somma in contanti rinvenuta nella disponibilità della coppia (quasi 2000 euro in contanti) ritenuta provento dell’attività di spaccio. I due fidanzati sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posti in regime di arresti domiciliari. Nella giornata di mercoledì, all’esito dell’udienza di convalida, il GIP ha ritenuto di convalidare gli arresti e disporre per entrambi la scarcerazione.
Acqui Terme. Prosegue l’attività di controllo sui cantieri da parte dei Carabinieri della Stazione di Acqui Terme in collaborazione con lo SPRESAL. Le verifiche, volte a valutare eventuali mancanze in ordine alle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro hanno coinvolto nei giorni scorsi un cantiere nel centro abitato di Acqui legato ad infrastrutture telefoniche. Il controllo ha portato al deferimento in stato di libertà per il titolare della ditta, di Roma, con l’accusa di omissione nelle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nella fattispecie al momento del controllo i militari ed il personale dello SPRESAL hanno rinvenuto un operaio che stava lavorando a bordo di un escavatore privo di qualsivoglia equipaggiamento che limiti l’inquinamento sonoro mettendo a rischio la salute del lavoratore stesso. Gli accertamenti sui cantieri del personale della Compagnia di Acqui Terme continueranno nelle prossime settimane.
Acqui Terme. I militari dell’Aliquota Operativa del NOR di Acqui Terme hanno nei giorni scorsi deferito in stato di libertà, con l’accusa di danneggiamento aggravato, tre cittadini marocchini, senza fissa dimora. L’attività investigativa ha avuto origine alcune settimane fa quando era stato segnalato, nel parcheggio del Movicentro di Acqui Terme, uno scontro tra due autobus adibiti al pubblico trasporto. Nella fattispecie ignoti, poi identificati nei tre marocchini, approfittando della notte, erano riusciti ad entrare all’interno di un mezzo e, riuscendo ad accenderlo, lo avevano condotto avanti di alcuni metri fino a scontrarsi con un altro autobus di un’altra azienda. Le attività investigative immediatamente avviate, che hanno sfruttato alcune testimonianze nonché i fondamentali filmati della videosorveglianza, hanno potuto inchiodare i tre marocchini. I tre, già noti alle FF.PP., probabilmente per una bravata, o per trovare un posto per dormire la notte, sono riusciti ad entrare nel mezzo e ad accenderlo ma, non riuscendo a guidarlo, lo hanno semplicemente fatto appoggiare sul mezzo parcheggiato tre metri più avanti. In ogni caso ingenti i danni provocati ai due pullman valutati in oltre 4000 euro. |