Sovraffollamento di detenuti, grave carenza di personale, troppi reclusi violenti o malati e potenzialmente contagiosi. Carceri in Liguria polveriere pronte ad esplodere.
La denuncia arriva dai rappresentanti del sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe, che stamane, alla presenza del capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana, hanno manifestato davanti alla casa circondariale di Imperia.
“Ringrazio il segretario nazionale per la Liguria Michele Lorenzo, il segretario regionale Maurizio Galluzzo e il segretario provinciale Vincenzo Tristaino del Sappe – spiega Piana – che mi hanno illustrato nei dettagli la critica situazione del carcere di Imperia, dove al momento sono presenti 90 detenuti, dei quali ben 67 stranieri, contro una capienza massima di 65. La percentuale dei detenuti stranieri risulta più o meno la stessa nelle altre carceri liguri, in particolare a Genova Marassi.
E’ indubitabile che il carcere di Imperia soffra di una grave carenza di personale. A questo si aggiungono le varie problematiche che gli agenti sono costretti a fronteggiare ogni giorno. Le aggressioni, da quelle verbali alle fisiche, ormai non si contano più.
I colleghi, già di gran lunga sotto organico, sono spesso dirottati a prestare servizio per gli accompagnamenti in Tribunale o in ospedale.
Inoltre, a Imperia confluiscono tutti gli arrestati del territorio compreso tra il confine della provincia di Genova e quello italo-francese dell’estremo Ponente ligure.
Non è tutto. L’agente di polizia penitenziaria è senz’altro un lavoro usurante, soprattutto dal punto di vista psicofisico perché si ha a che fare con persone di un certo tipo ed occorre sempre avere quattro occhi per controllare tutto, mantenere la calma, non reagire agli insulti e non farsi coinvolgere in risse.
Mi hanno riferito che, a parte gli straordinari e i turni di lavoro stressanti per la carenza di personale, ci sono degli agenti che non hanno potuto godere del diritto alle ferie addirittura dal 2015. Ma sono solo alcuni esempi.
Mi chiedo come gli agenti possano continuare a svolgere la loro attività lavorativa in queste condizioni. Chi lo fa si sacrifica al servizio della società, come tanti altri appartenenti alle forze dell’ordine, ai quali dobbiamo tutti essere grati.
Ricordo che la Lega Nord Liguria ha inviato al nostro capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga, il testo di un’interrogazione sulla situazione critica delle carceri liguri, che purtroppo non è stata messa ancora in calendario dalla Presidente Laura Boldrini. Considerando che il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è ligure, non si capisce per quali motivi non si possa discutere, nelle sedi istituzionali opportune, della situazione critica in cui versano le carceri della nostra regione.
In ogni caso, come mi hanno confermato i sindacalisti del Sappe, penso che la vicepresidente Sonia Viale e la giunta Toti stiano lavorando bene ed insieme alle categorie sindacali, che rappresentano i lavoratori, continuerà ad esserci collaborazione riguardo all’aspetto socio-sanitario di nostra competenza”.