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Ecco l’Italia di oggi, dove molti immigrati stanno bene e tanti italiani fanno la fame…….

Gent. mo Direttore,
le scrivo questa lettera rivolgendomi a lei come ci si rivolge ad un amico per esternare le proprie confidenze, i propri successi o le proprie sconfitte o le proprie riflessioni.
Ma nello stesso tempo lo faccio con la piena consapevolezza di consegnare i miei pensieri ad un professionista serio, probabilmente l’unico in questo momento, capace di garantire una reale libertà d’informazione, totalmente disinteressata ed imparziale.
Questa mattina ho ricevuto la visita di un caro amico che molto spesso tornando a casa, compie una piccola deviazione giungendo fino al mio studio per venire a farmi un saluto.
E’ un giovane uomo col quale la vita ed il destino non sono state molto generosi.
Colpito fin dalla nascita da un grave problema neurologico che ha compromesso in maniera importante il suo sistema motorio e per il quale percepisce una pensione da fame. Ha dovuto imparare fin da adolescente  a badare a se stesso in quanto non poteva contare sulla propria famiglia per soddisfare le minime necessità.
Passa per raccontarmi i suoi problemi, le sue peripezie lavorative, per avere un consiglio su come affrontare determinati problemi.
Da diverso tempo sta affrontando una grave situazione lavorativa.
La ditta per la quale lavora, gestita da veri e propri banditi che solo in questo paese possono avere la possibilità di farlo, dopo mesi e mesi di stipendi pagati a singhiozzo l’ha lasciato a casa senza nemmeno un minimo di liquidazione.
Ho ascoltato le sue parole, la sua disperazione e, contrariamente a quando ero stato in grado di aiutarlo, mi sono sentito impotente ed inutile nel dirgli che non avevo la minima idea di cosa fare.
Rimbalzato da un ufficio all’altro, si è già rivolto a Sindaco e vari Assessori senza ricevere soluzioni concrete.
Triste, demoralizzato, offeso, umiliato, mi ha veramente colpito.
Davanti a tutto questo, il mio pensiero non poteva non andare al discorso di come venga gestito il business dell’immigrazione nel nostro Paese.
Prendiamo ciò che e’ successo e sta succedendo a Sanremo negli ultimi giorni, dove chi arriva per ultimo riceve a tempo di record un tetto in una struttura riammodernata , un piatto caldo, vestiti, scheda telefonica e qualche soldino.
Ma a quale prezzo???
Ricordo che a nella nostra città’, così come in tutta Italia, vivono famiglie che fanno veramente fatica ad arrivare alla fine del mese facendo da anni enormi sacrifici e alle quali molto spesso viene negato ogni tipo di aiuto o, nel caso in cui riescono ad ottenerlo, cio’ avviene solo dopo aver affrontato enormi difficoltà, dovendo districarsi nella disarmante macchina burocratica italiana che ti porta all’esasperazione.
Ricordo inoltre che sempre a Sanremo qualche mese fa sono stati chiusi degli asili per mancanza di fondi.
Trovo tutto ciò assolutamente inaccettabile.
Ma quale altro Paese può accettare tutto questo senza ribellarci?
Ma gli italiani hanno ancora una propria identità ed una propria dignità, oppure sono capaci di scendere in piazza solo per festeggiare lo scudetto della propria squadra di calcio?
Siamo stati e siamo ancora oggi un popolo di inventori, scienziati, artisti in varie discipline, di leader nell’enogastronomia, nei motori, nella moda, e in molto altro ancora.
Potremmo essere i migliori al mondo ed invece ci distinguiamo per il peggio del peggio.
Politicamente non contiamo nulla e siamo governati da chi si vota le leggi di notte per poi ucciderci di giorno.
E’ stato calcolato che nei prossimi due o tre anni circa 3500 giovani laureati italiani saranno costretti ad espatriare per trovare lavoro. In compenso stiamo integrando i nostri giovani cervelli con un sub strato di caproni ignoranti ed analfabeti.
E poi, come se non bastasse, dobbiamo sentire pure il presidente dell’Inps che dichiara l’assoluta necessità degli immigrati per poter pagare le pensioni ai nostri anziani…perche’, al contrario, non ci parla degli statali che hanno usufruito delle baby- pensioni e che sono andati in pensione con 15/20 anni di contributi?

Oppure delle pensioni che dovremo pagare agli immigrati e ai genitori degli immigrati che immancabilmente faranno venire in Italia perché così potranno percepirla.
Vergognoso, penoso, inaccettabile se paragonato a ciò che accade oggi.
Siamo uccisi dalle tasse che ci levano ogni possibilità di crescita ed ogni licenza di programmarci un futuro, e che non ci ritornano con quei servizi che dovrebbero essere garantiti e che invece spesso siamo costretti a ripagarci a caro prezzo (pensiamo per esempio alla Sanità).
E poi vorrebbero farci credere che sia una priorità fare una legge sull’Antifascismo? Con tutti questi problemi?
Ma per favore….
Uno che fini’ a  testa in giù più di 70 anni fa ma che, nonostante gli errori fatti, fece fortunatamente molte cose che ancora oggi esistono, disse che governare gli italiani non è inutile, ma impossibile.
Comincio a pensare che abbia ragione.
Un caro saluto.

Alessandro


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