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I carabinieri di Alessandria arrestano due italiani per possesso di droga e perché avevano pestato uno straniero.

Nuova operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria in centro città, conclusasi con due arresti al termine di un’attività di indagine nata a seguito di un pestaggio avvenuto nei pressi del parco Carrà. Infatti, i militari del Nucleo Operativo e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Alessandria hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti i fratelli Giuseppe e Francesco Arcidiacono, rispettivamente di 19 e 20 anni, i quali venivano anche denunciati per lesioni personali aggravate, possesso di banconote falsificate e, il solo Giuseppe Arcidiacono, anche per porto di oggetti atti ad offendere.

Intorno alle 16.15 circa del 1° giugno, secondo la ricostruzione dei militari,  due gazzelle del radiomobile venivano inviate con urgenza in via Scassi, nei pressi parco Carrà, perché un’ambulanza del 118 stava intervenendo per soccorrere un cittadino dominicano di 24 anni, pregiudicato e residente in provincia di Alessandria, il quale era stato vittima di un violento pestaggio. I militari e i sanitari soccorrevano l’infortunato e cominciava per i Carabinieri il lavoro di ricostruzioni delle fasi dell’aggressione, particolarmente violenta, finché non si veniva a sapere che gli autori del fatto erano due fratelli residenti in centro città.

I militari ricordavano bene i due fratelli perché già ben conosciuti a seguito dei loro numerosi precedenti penali e si recavano presso la loro abitazione, dove inizialmente non venivano trovati. Intanto, il ferito veniva curato per una frattura ossea della teca cranica, ferite alle labbra, e per la perdita di un dente, con il suo conseguente ricovero in osservazione presso il reparto di otorinolaringoiatria.

L’aggredito, mostrate le foto di un album, riconosceva senza alcun dubbio i due fratelli come i suoi aggressori, i quali lo avevano picchiato anche con una catena al culmine di un litigio nato per futili motivi. Intanto le pattuglie continuavano a cercare gli aggressori per i luoghi da loro frequentati e uno dei due, dopo neanche un’ora, tornava a casa e veniva bloccato dai militari di una gazzella, mentre l’altro era tornato proprio al parco Carrà e veniva bloccato dai militari di un’altra gazzella.

Entrambi venivano perquisiti e in un marsupio a tracolla in possesso di Giuseppe Arcidiacono venivano trovati e sequestrati una catena di circa 80 centimetri e un oggetto simile a un tirapugni, i quali erano stati utilizzati per aggredire il dominicano. Accompagnati in caserma, i militari si portavano poi nella loro abitazione per eseguire la perquisizione che aveva risultato positivo perché, sotto il frigorifero, venivano trovati circa 92 grammi di hashish e un coltello con tracce di hashish, utilizzato per tagliare la droga. Nel soggiorno venivano rinvenuti del materiale per confezionamento dello stupefacente e un bilancino elettronico digitale, mentre nella camera da letto venivano trovate tre banconote da 50 euro palesemente false, due delle quali avevano pure lo stesso numero seriale.

La droga, il materiale per confezionamento e i soldi falsi venivano quindi sequestrati e i fratelli, che non lavorano e hanno precedenti penali, venivano arrestati per detenzione di stupefacenti e denunciati per lesioni personali aggravate e possesso di banconote false. I due arrestati venivano posti agli arresti domiciliari presso la loro abitazione in attesa dell’udienza direttissima svoltasi la mattina del 3 giugno e conclusasi con la convalida degli arresti, il rinvio dell’udienza e la loro immediata liberazione.

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