Sono arrivati da tutto il mondo appositamente a Diano Marina nello scorso week end per prendere parte alla 17esima edizione del Parilla Days, prestigioso raduno annuale delle moto d’epoca Parilla, leggendario marchio italiano di motociclette, con l’effige del levriero. Una trentina sono stati gli esemplari che hanno raggiunto la riviera ligure e che sono rimasti esposti per tre giorni sulla passeggiata a mare.
Molti di più, ovviamente, i partecipanti. Collezionisti e appassionati accorsi da ogni dove, alcuni dei quali colgono questa occasione per ritrovarsi ogni anno in un posto diverso. “Dalla Germania, dalla Svizzera e anche dalla Slovacchia, viaggiando per oltre duemila chilometri, con tanto di moto al seguito – ha raccontato Achille Parrilla, figlio del fondatore dell’azienda di famiglia, Giovanni, e organizzatore del meeting -. Un fan è arrivato anche dal Canada, con l’intento di proporre un’iniziativa simile in futuro dalle sue parti, come già succede negli Usa”.
E appassionati di tutte le età. Presente anche un “giovanotto” toscano di Pontremoli, Martino Cassola, 93enne che, alla guida della Parilla acquistata nel 1948 e ancora perfettamente funzionante, con tanto di casco dell’epoca in testa, ha fatto parte della comitiva su due ruote (una dozzina di mezzi, mentre gli altri sono rimasti in esposizione sulla passeggiata a mare) che nel corso del fine settimana si è recata a Cervo, a Diano Castello e in alcune frazioni dell’entroterra. All’ultimo momento ha dato invece forfait Guerrino Munnia, torinese prossimo ai 100 anni, vincitore nei primi anni ’50 di ben 122 gare in sella ad una Parilla 250 cc. monoalbero del 1948.
L’iniziativa, per la quale Poste Italiane (presente con una propria postazione nella giornata di domenica) ha realizzato uno speciale annullo filatelico, ha riscosso grande interesse e curiosità.
“Devo dire che in Liguria le nostre moto erano parecchio diffuse. Abbiamo infatti ricevuto la visita di tanti proprietari e appassionati della zona. Il meeting ha avuto davvero un grande successo, sotto tutti i punti di vista – ha aggiunto Achille Parrilla (la doppia erre non è un errore, la scelta del nome commerciale fu tale perchè ritenuto più accattivante) -. L’organizzazione è ormai consolidata da anni e tutto ha funzionato al meglio, ma questa volta il valore aggiunto è stato dato dal territorio, che pochissimi conoscevano. I partecipanti sono rimasti entusiasti, hanno apprezzato tantissimo sia le varie location che il cibo ed i prodotti locali. C’è stato anche chi ha deciso di prolungare la permanenza di qualche giorno e chi ha promesso di ritornare presto. Siamo davvero soddisfatti per come sono andate le cose”.