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Troppi accattoni a Imperia. I Commercianti: “Situazione intollerabile urgono provvedimenti”

Adesso basta: il fenomeno ha superato il livello di guardia. Servono maggiori controlli di polizia e carabinieri

Il susseguirsi di tensioni, liti e altri episodi che vedono protagonisti questuanti e clochard ubriachi che sostano davanti alle vetrine dei negozi – ultimo il caso di via della Repubblica a Oneglia – dove si è sfiorata la rissa impone una profonda riflessione su una situazione divenuta inaccettabile non solo per i commercianti ma per tutti i cittadini. La posizione di Confcommercio Imprese per l’Italia di Imperia attorno a un problema che si trascina da tempo ed è sotto gli occhi di tutti è affrontare in maniera decisa con il contributo di tutti i soggetti coinvolti. Le persone costrette a vivere per strada hanno bisogno di aiuto e solidarietà anche se spesso rifiutano ogni tipo di sostegno, ma oggi il fenomeno che si è venuto a creare nel cuore della città e sotto i portici di Oneglia non è più tollerabile e occorrono provvedimenti.

<Massima solidarietà – sottolinea Enrico Calvi del ristorante Cacciatori – al collega di via della Repubblica. I sacrifici per mandare avanti il proprio negozio oggi si scontrano e devono fare i conti con problematiche sconcertanti. Il rischio di veder precipitare le cose è dietro l’angolo e per questo e’ indispensabile trovare con ogni mezzo e con la collaborazione di tutti, soluzioni concrete che non alimentino ulteriori tensioni>.

<Le responsabilità sono tante – osserva Luigi Sibilla titolare dell’omonima cartoleria – ma certo non sono le nostre, quelle di chi lavora investe in una attività, la porta avanti e cerca di tenerla in piedi con fatica. Con l’esasperazione cresce l’intolleranza e certamente non vogliamo gettare benzina sul fuoco…Da parte delle Istituzioni serve maggiore presenza e coinvolgimento per garantire ai cittadini un vivere civile. Nostro compito è quello di collaborare, impegno che portiamo avanti da sempre>.

Il nuovo questore di Imperia all’atto del suo insediamento ha sottolineato come i reati siano diminuiti e ha parlato della sicurezza percepita. Ed è qui che il problema si evidenzia nella sua contraddizione.

<Il clima è cambiato – è il pensiero di Riccardo Caratto, orefice di Porto Maurizio – Qui la situazione non è drammatica come a Oneglia ma si notano segnali preoccupanti. Nonostante i lavori dell’isola pedonale non siano ancora conclusi il fenomeno clochard si intravede anche da noi. La solidarietà non si discute ma occorre prevenire situazioni che facilmente possono degenerare. Servono maggiori controlli, pattuglie di polizia e carabinieri sono deterrente essenziale>

<Degrado porta degrado – conclude Marco Gorlero, presidente di Confcommercio Imperia. E’ in questa direzione c’è molto da fare. L’intervento dei singoli negozianti è importante ma non basta. La città chiede sicurezza per una maggiore qualità della vita e per evitare di cadere nell’esasperazione e nell’intolleranza. SuI problema dei senzatetto è necessario un salto di qualità: vanno aiutati, non lasciati liberi di sostare ubriachi in ogni angolo dei portici come accade a Oneglia da troppo tempo>.

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