Dovevano essere 25 i migranti che entro breve tempo avrebbero dovuto arrivare nel Comune di Diano Marina per essere ospitati nella canoniche delle parrocchie di Diano Serreta e Diano Gorleri, le due frazioni che distano 3 e 5 Km dal centro urbano, ma passeranno almeno ancora due mesi, forse anche di più, prima che queste 25 persone mettano piede nelle due frazioni e, vista l’opposizione degli abitanti di Serreta e Gorleri, a questo punto non sarebbe da escludere neppure un ripensamento da parte della Curia Vescovile di Albenga-Imperia che potrebbe cambiare idea.
Ad alimentare questo dubbio sono le dichiarazioni di Enrico Costa, presidente della “Bianca Costa Boggio onlus” la cooperativa che si occuperà di gestire i migranti che saranno ospitati a Gorleri e Serreta.
“Ad oggi – dice Costa – i contratti di affitto con la Curia per l’uso delle canoniche di Diano Serreta e Diano Gorleri non sono stati ancora stipulati e non credo avverranno prima di 15-20 giorni. Poi dovremo avviare i lavori di ristrutturazione degli immobili iniziando ad inoltrare le richieste per le autorizzazioni in municipio e una volta in possesso delle autorizzazioni, provvedere prima all’acquisto del materiale e poi dare il via ai lavori, per i quali sarà necessario un ulteriore mese.”
Costa non dice che il progetto è andato a monte ed anzi sembra abbastanza sicuro che verrà realizzato, però questo ritardo appare strano visto che la scelta sulle canoniche era caduta anche perché la prefettura aveva urgenza di sistemare 25 richiedenti asilo nel Comune di Diano Marina.
Appare lecito pensare che vista la ferma opposizione degli abitanti, forse prima di accogliere queste 25 persone, sarebbe opportuno fare un’opera di convincimento nei confronti degli abitanti, spiegando loro le motivazioni che portano la chiesa dianese ad accogliere queste persone che scappano dalla loro terra natia. Un’opera di convincimento forse necessaria con lo scopo di evitare possibili situazioni di tensione e attrito che certo non farebbero il bene di nessuno.