Si chiama “Villa Faraldi Slow” ed è un cartellone di manifestazioni completamente gratuite organizzate dal Comune di Villa Faraldi che prendono il via Sabato mattina 20 maggio alle 8,30 presso il Comune di Villa Faraldi con un’escursione guidata nell’alta valle del Cervo con vista su tre golfi, il cosiddetto Anello delle Caselle e dei Maxei.
Si tratterà un cammino di circa 10 Km della durata di 5 ore alla scoperta delle antiche costruzioni in pietra a secco caratteristiche di questo lembo di liguria e delle fioriture di primavera.
A fare da guida all’escursione sarà la dianese Marina Pissarello (nella foto in alto)
nota escursionista, ma per chi non la conosce, riportiamo le sue caratteristiche tratte dal suo sito internet
“Sono nata nel 1959 a Diano Marina, nella Riviera Ligure di Ponente, dove vivo tuttora, trascorrendo però lunghi periodi nel sud del Marocco che considero ormai il mio secondo paese.
Nella mia carriera lavorativa ho maturato un’esperienza trentennale nel no profit, occupandomi di disabilità post traumatica e acquisendo specifiche competenze in ambito associativo, organizzativo e progettuale. Poi ho deciso di lasciare questa attività per una scelta di decrescita e per dare spazio alla parte “errante” della mia vita.
Insieme a Said Zarrouk e a tutto lo staff di carovanieri, mi occupo dei viaggi in Marocco della Compagnia dei Cammini, dal deserto del Sahara ai Monti dell’Alto Atlante, fino alla Costa Occidentale.
A M’hamid el Ghizlane, nella Valle della Dràa, sostengo Said nel suo microprogetto agricolo e seguo con interesse realtà attive nella difesa degli stili di vita tradizionali, nella tutela ambientale e nella lotta contro la progressiva desertificazione del territorio, come l’Associazione Sidi Naji per la Cultura e lo Sviluppo.
Come guida ambientale ed escursionistica della Regione Liguria accompagno gruppi di camminatori alla scoperta della mia terra d’origine, collaborando con piccole organizzazioni locali e privilegiando aree poco note e meno interessate dal grande turismo.
Le altre passioni che coltivo, grafologia, calligrafia e sufismo, hanno contribuito non poco ad accrescere il mio desiderio di approfondire la conoscenza della cultura araba.”