Dounand è il cuoco di fiducia del Generale Napoleone sempre al suo seguito in qualunque luogo sempre con il piatto preferito pronto dopo un’aspra battaglia E, così è stato la sera di quel 14 giugno 1800 nel cuore della Fraschetta: un personaggio minore altrettanto importante nel corso della storia
Dounand è legato alla nostra terra, ancor oggi ricordato per via di quella ricetta, preparata a gran carriera, ossia velocemente, dopo quell’aspro confronto del 14 giugno, quando al termine della battaglia, fra le pallottole al par del vento, è posato sulla tavola il pollo alla Marengo.
La mattinata è stata pessima, forti acquazzoni hanno allagato i campi, l’habitat naturale per i gamberi di fiume.
La storica giornata sta volgendo al termine, l’esito dello scontro armato è positivo per i francesi: ora, dopo tanta fatica, tante vite perdute sul terreno distese, è il momento di pensare alla cena: protagonista è Monsieur Dounand: … c’è solo poca brodaglia. Napoleone non è contento!/ Qualcosa bisogna pur cucinare?/ Il cuoco intuisce l’avvisaglia,/ va per la campagna a razzolare/ qualcosa per mangiare.
Dounand, come al solito, recupera la materia prima da metter in pentola nelle case dei dintorni: .. Arriva nelle cascine/ trova: uova, pollo, galline, … al ritorno recupera gamberi di fiume, … un po’di gustini,/ fra lo starnazzar dei tacchini/ scatena l’ira dei contadini.
Trova sulla strada del ritorno qualche fascina per il fuoco, da unire alla razzia recuperata qua e là, di corsa, fuggendo fra un bosco e l’altro, discretamente scortato dall’esercito di cui n’è pur parte.
Arriva nella cucina da campo con quel ben di Dio, malamente recuperato; .. Scappa, corre a pasticciar/ fra fornelli, fornellini … finché .. Appena finito di cucinar/…/ tutti corrono a gustar/ il pollo alla Marengo,/ da poco sfornato.
Seppure con la fretta sia stato cucinato è riuscito: … Un gran piatto da ricordar,/ per il gusto prelibato,/ dall’astuto Dounand cucinato.
Franco Montaldo