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Inquinamento al porto di Imperia, sequestrato lo yacht, denunciati comandante e motorista

Nella giornata di ieri, 17 maggio, si sono concluse le operazioni di bonifica del bacino portuale di Porto Maurizio, a seguito dello sversamento di gasolio causato da uno yacht ormeggiato presso la calata Anselmi.

Dopo la seconda diffida rivolta dalla Capitaneria di Porto imperiese all’armatore dell’unità, le operazioni di bonifica sono state avviate con maggior celerità. Un’ultima riunione tecnica tenutasi presso gli uffici della Capitaneria stessa è stata sufficiente a definire linee di intervento, le aree da bonificare ed i metodi da impiegare.

La Transmare di Vado Ligure, coadiuvata da personale della Goimperia, è stata la ditta specializzata scelta dall’armatore per le delicate operazioni che, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto, hanno portato in pochi giorni al ripristino delle condizioni dello specchio acqueo interessato dallo sversasmento.

L’attenta operazione di raccolta, resa comunque difficoltosa dall’insinuarsi delle linee di inquinamento fra le unità ormeggiate e sotto la banchina portuale, sono state condotte chiudendo sempre più le aree colpite e ponendo all’interno delle panne uno “skimmer”, una speciale attrezzatura capace di separare la maggior parte dell’idrocarburo dalla componente acquosa e raccoglierlo in una apposita vasca di decantazione.

“Le operazioni di bonifica sono terminate ed hanno restituito la piena fruibilità del porto ad operatori e cittadini – dichiara Il Comandante della Capitaneria di Porto, C.F. (CP) Luciano PISCHEDDA – non si esclude che sarà ancora visibile per qualche giorno un piccolo residuo iridescente che è, tuttavia, fisiologico rispetto a quanto accaduto”.

Nell’intero bacino permane il divieto di pesca, balneazione e prelievo d’acqua per qualsiasi tipo di attività fino a quando il monitoraggio post- evento e le analisi delle acque non renderanno possibile l’abrogazione di tale misura precauzionale

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