Nuova importante operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria, conclusasi con due arresti. Infatti, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e denunciato in stato di libertà per invasione di edifici Adbelmoghite Mahdaoui e Nadif Amri, cittadini marocchini di 25 e 26 anni, pregiudicati, senza fissa dimora.
Alle 11.30 circa del 7 maggio, i militari in borghese si portavano presso un condominio del Borgo Rovereto dove era stata segnalata la presenza di cittadini stranieri che avevano presumibilmente occupato abusivamente un alloggio e c’era uno strano via vai di gente nell’alloggio durante tutta la giornata. I militari si appostavano nel palazzo e attendevano l’uscita di qualcuno dall’alloggio segnalato, cosa che in effetti capitava dopo poco. Immediato l’intervento dei militari che bloccavano i due e procedevano ad identificarli. I due marocchini però mostravano forte nervosismo e agitazione e parlavano tra loro in lingua araba per non farsi capire, cercando di impedire ai militari di entrare nel loro alloggio. I militari, a quel punto, avevano motivo di ritenere che i due nascondessero qualcosa in casa e, una volta ricevuti i rinforzi, perquisivano l’alloggio dove in una camera da letto, sotto un letto, venivano trovati due panetti di hashish del peso complessivo di 200 grammi. Inoltre, sopra un piatto venivano trovate due dosi termosaldate di cocaina pronte per la vendita. Nelle perquisizioni personali, il Mahdaoui veniva invece trovato in possesso della somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività illecita considerato che non svolge alcun lavoro.
La droga e i soldi venivano quindi sequestrati e i due marocchini, che non lavorano e hanno precedenti di polizia, venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Venivano quindi trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria e il tardo pomeriggio dell’8 maggio venivano accompagnati all’udienza direttissima conclusasi con la convalida dell’arresto, la loro sottoposizione alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la loro immediata liberazione. Veniva anche accertato che l’abitazione in cui si trovavano è di proprietà dell’ATC e non era mai stata assegnata a loro, motivo per cui era evidente che l’avessero occupata abusivamente. Di conseguenza venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per invasione di edifici.